Nuovo passo verso l'attuazione del progetto, presentato nel 2015, per l'apertura del fast food | Gli interventi per la ciclopedonale e area giochi
Passo avanti per l’apertura del Burger King a Centova. La Commissione urbanistica comunale ha approvato a maggioranza (con l’astensione dell’opposizione) la variante al Prg e le opere compensative per la realizzazione del fast food.
Una richiesta avanzata nel 2015
Un progetto che risale al 2015, quando investitori privati hanno chiesto realizzare un ristorante per 400 mq (con altezza massima di 4,5 metri). Una parte dell’intervento grazie al “premio” comunale, previsto dalla normativa regionale, nel c aso di realizzazione di opere pubbliche anche esterne all’area interessata dall’investimento.
Le opere pubbliche
Il soggetto attuatore dovrà realizzare un tratto di percorso ciclopedonale tra viale Centova e la fermata ferroviaria Aldo Capitini, comprendente anche la realizzazione di marciapiedi di collegamento tra l’area di intervento e i comparti limitrofi. La realizzazione di un verde di rinaturazione. Adeguamento stradale con raddoppio di corsia d’immissione da Viale Centova su rotatoria di raccordo con superstrada. Realizzazione di 5 stazioni di percorso vita integrato con il percorso bike-sharing e di un’area verde attrezzata per il gioco dell’infanzia vicino a dove verrà realizzato il Burger King.
Opere per un valore complessivo stimato di 181mila euro.
Si recupera parte della volumetria dall’area dove attualmente sorge il supermercato Oasi, vicino all’istituto Capitini.
Il dilemma: riqualificazione e aree commerciali
Insomma, ancora una volta a Perugia si pone il dilemma tra riqualificazione e aree commerciali. Come è stato per altre zone della città dove per recuperare aree dismesse o degradate si è fatto ricorso ai privati ai quali è stata concessa l’apertura di spazi commerciali o per la ristorazione.
D’altra parte, gli investimenti dei privati assicurano l’arrivo di soldi senza dover mettere mano alle casse comunali e posti occupazionali, al netto dell’impatto che, nel medio periodo, le aperture di grandi attività possono avere sui piccoli esercizi.
Da qui anche l’astensione delle opposizioni, nonostante le critiche alla pratica mosse in Commissione,