Lunedì 24 gennaio la città e la diocesi di Foligno festeggiano il Santo Patrono Feliciano. Quest’anno la solenne concelebrazione eucaristica delle ore 11 sarà presieduta da S.E. monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia, che parteciperà anche alla processione. Come accade dal 1965, poi, domenica 30 gennaio, alle ore 15.30, sarà assegnato il Premio della Bontà, con la partecipazione della corale Fra Giovanni da Pian di Carpine.
Questo il programma dettagliato delle celebrazioni:
Preparazione alla Solennità
Martedì 18 gennaio
Ore 18 – Vespri e celebrazione eucaristica animata dai gruppi, movimenti, associazioni della diocesi, presiede monsignor vescovo
Mercoledì 19 gennaio
Ore 18 – Vespri e celebrazione eucaristica
Giovedì 20 gennaio
Ore 18 – Omaggio degli anziani al Santo Patrono, vespri e celebrazione eucaristica animata dalla Caritas diocesana, presiede monsignor vescovo
Venerdì 21 gennaio
Ore 18 – Vespri e celebrazione eucaristica
Ore 19 – Assemblea dei consigli pastorali della zona Città in preparazione alla visita pastorale presso la chiesa di San Paolo Apostolo, via del Roccolo
Sabato 22 gennaio
Incontro dei cresimandi con monsignor vescovo
Vespri e celebrazione eucaristica animata dalle comunità parrocchiali della zona pastorale Città in occasione dell'inizio della visita pastorale, presiede monsignor vescovo
Domenica 23 gennaio
Ore 18 – Primi vespri e celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Rev.ma monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno
Ore 21 – Veglia dei giovani, presiede monsignor vescovo
Lunedì 24 gennaio
SS. Messe ore 7.30 – 8.30 – 9.30
Ore 11 – Solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Rev.ma monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia
Ore 15.30 – Processione e, a seguire, secondi vespri; presiede S.E. Rev.ma monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia
Ore 18 – Celebrazione eucaristica
S. Feliciano nacque da una famiglia cristiana intorno al 160, a Forum Flaminii, importante centro commerciale lungo la via Flaminia e sito nel luogo in cui sorge l’odierna San Giovanni Profiamma; si recò a Roma al tempo di papa Eleuterio (174-189) dove fu istruito.
Tornò in seguito nella sua zona d’origine, che l’antica Passio (cioè gli atti del martirio, risalenti nella forma attuale al V-VII secolo) denomina Tuscia, dove erano ancora tutti pagani e il sacerdozio ancora ignoto; dopo un periodo di evangelizzazione, fu eletto vescovo dai suoi concittadini e ricevette l’ordinazione a Roma da papa Vittore I.
Iniziò a predicare in vaste zone dell’attuale Umbria, dove non sempre la popolazione accolse la predicazione del Vangelo. Ricevette dal papa il privilegio del pallio (la fascia di lana che indossano gli arcivescovi metropoliti, cioè coloro che sono a capo di una provincia ecclesiastica) e consacrò vescovo di Terni il diacono Valentino: fu il primo dei vescovi di tutta la provincia Appenninica. Dopo 56 anni di episcopato, a 94 anni di età, Feliciano fu torturato e ucciso durante la persecuzione dell’imperatore Decio contro i cristiani, il 24 gennaio di un anno compreso tra il 249 e il 251. Dopo la morte, avvenuta a Monte Rotondo (attualmente Mormonzone, nei pressi di Sant’Eraclio), mentre il corteo dell’imperatore viaggiava alla volta di Roma, il corpo di Feliciano fu sepolto in un campo nei pressi del Ponte di Cesare, dove ora sorge la Cattedrale di Foligno a lui dedicata, attorno alla quale si è sviluppata nei secoli seguenti la città.
Nel X secolo le reliquie di San Feliciano furono traslate a Metz (Francia) per volontà dell’imperatore Ottone I ad opera di Teodorico di Metz, suo consigliere. La statua che si venera attualmente è opera di argenteria settecentesca (statua di G.B. Maini, 1732-33, su trono di Adolf Gaap, 1700) ed è esposta solo in occasione della festività.
S.E. monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico presso la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino, è nato a Foglizzo (TO) il 1 ottobre 1942. Arcivescovo dal 1987, è stato titolare delle rappresentanze apostoliche di Ghana, Togo e Benin fino al 1991, quando il papa Giovanni Paolo II lo ha trasferito in Ruanda. Richiamato in Europa nel 1995, ha ricevuto l’incarico di osservatore permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra (Svizzera), che ha ricoperto fino al 2000, quando è stato nominato nunzio apostolico in Messico. Dal 19 dicembre 2006 ricopre l’incarico di nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino.Il nunzio apostolico è il rappresentante diplomatico permanente della Santa Sede presso uno stato o un'organizzazione internazionale, ossia il capo della missione diplomatica. All'interno della gerarchia ecclesiastica, solitamente ha il titolo di arcivescovo. Secondo le norme del diritto internazionale approvate con la Convenzione di Vienna del 1961, il nunzio apostolico ha il rango di ambasciatore straordinario e plenipotenziario, con le medesime prerogative degli ambasciatori di qualunque altro paese. Oltre a curare le relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato in cui opera, il nunzio rappresenta la Santa Sede presso la chiesa locale e svolge, quindi, anche funzioni interne all'ordinamento canonico. In questa veste, svolge un ruolo fondamentale nella procedura di nomina dei nuovi vescovi.