Alla cerimonia del 65° anniversario della Liberazione, svoltasi questa mattina a Foligno è stata presente anche Giorgina Formica, partigiana della Brigata Garibaldi, che, giovanissima, venne imprigionata e torturata dai nazi fascisti, e poi minacciata di fucilazione nel vano tentativo di estorcerle nomi sui luoghi e sui partecipanti alla Resistenza umbra. A Giorgina Formica, già decorata con Croce di Guerra al Merito, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, durante la manifestazione in Piazza della Repubblica, ha consegnato una pubblica onorificenza ed il ‘Baiocco d'argento', uno dei simboli più rappresentativi della città.
La cerimonia del 25 Aprile ha preso avvio alle ore 10,30 con la celebrazione della S. Messa officiata nella Cattedrale di S. Feliciano dal vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi.
Alle ore 11,30 sono stateo deposte corone d'alloro davanti ai monumenti ai caduti in Piazza della Repubblica e in Piazza Don Minzoni, alla presenza del Picchetto d'onore del Centro di Selezione Nazionale dell'Esercito, dei rappresentanti dell'ANPI, dell'ANED, delle Associazioni combattentistiche e d'arma, e della Filarmonica di Belfiore.
Subito dopo, il Sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha tenuto un discorso ufficiale sul valore del 25 Aprile, della memoria storica e sull'attualità dei principi della Resistenza.
“Ringraziamo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – ha detto Mismetti – per l'alto valore attribuito alla Resistenza ed anche noi, , mentre ricordiamo l'insurrezione nazionale che nel 1945 aprì le porte alla convivenza civile, al pluralismo, alle libere opinioni, ai partiti e alle organizzazioni sindacali, intendiamo riaffermare la validità e l'attualità dei principi della lotta partigiana, che mobilitarono migliaia di giovani di diversa ideologia, molti dei quali anche nella nostra città”.
Il sindaco ha anche annunciato due grandi appuntamenti pubblici che interesseranno la città di Foligno: il raduno il prossimo 15 maggio di tutti i militari che sono transitati per la caserma “Gonzaga”, con la partecipazione anche del Capo di Stato Maggiore dell'esercito, gen. Giuseppe Valotto e la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia entro il 1011.
Dopo il discorso del sindaco di Foligno, l'assessore alle pari opportunità, Rita Zampolini, ha dato pubblica lettura dell'onorificenza assegnata alla partigiana Giorgina Formica, per le seguenti moticazioni: “A causa del suo impegno nel movimento partigiano, venne imprigionata dai nazi-fascisti, sopportando con grande dignità e coraggio pesanti interrogatori e torture. Riuscì a mantenere un atteggiamento sprezzante anche di fronte al plotone d'esecuzione, composto nel vano tentativo di estorcerle informazioni e nomi sulla Resistenza folignate.
Tornata libera a seguito del bombardamento aereo sul carcere di Perugia, nel quale era reclusa, raggiunse sulle nostre montagne i fratelli Luciano e Marcello e gli altri componenti della Brigata Garibaldi, per continuare a combattere da partigiana, dando con le armi il suo contributo alla liberazione della città e dell'Italia.
Per la sua partecipazione alla lotta di Resistenza, per la fermezza con cui sopportò la detenzione, gli interrogatori e le torture, è stata insignita della Croce di Guerra al Merito.
La città di Foligno, nel 65° anniversario della Liberazione dal nazi – fascismo, la indica con orgoglio alle generazioni future, come fulgido esempio di cittadina, di combattente e di patriota”.
Le cerimonie in piazza della Repubblica si sono concluse con un concerto dell'Associazione Filarmonica di Belfiore.
Nel pomeriggio, alle ore 16, si è svolta la tradizionale visita al sacrario di Cancelli, fatto costruire da Don Pietro Arcangeli, il sacerdote deportato a Mauthausen, in memoria di quanti subirono la violenza nazi fascista.
In questo luogo di raccoglimento e di memoria, è stata deposta una corona di alloro e celebrata una S. Messa.
