Sabato 3 dicembre scorso, presso il Santuario della Madonna della Stella in Montefalco, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario delle apparizioni della Madonna della Stella al piccolo Federico Cionchi (1861-1862), si è tenuta la giornata degli operatori Caritas dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Oltre 100 sentinelle della carità si sono ritrovate nel santuario mariano per riflettere sul tema “Tra memoria e futuro”. Dopo i saluti del direttore della Caritas don Vito Stramaccia, si sono susseguiti gli insegnamenti e le riflessioni dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo che ha parlato di Chiesa locale, parrocchie e ministero della Caritas, della signora Anna Benedetti che ha ripercorso la storia della Caritas di Spoleto-Norcia e di Daniela Monni, direttore della Caritas di Perugia-Città della Pieve, che ha parlato del ruolo attuale della Caritas.
Nel suo insegnamento mons. Boccardo ha ricordato come la Caritas «non è risposta solo ai bisogni, ma appartiene all’essenza stessa della Chiesa ed è espressione irrinunciabile di essa. L’azione caritativa della Chiesa – ha proseguito il presule – rappresenta un dovere primario che interessa tutta la comunità e non solo pochi volontari. Il riferimento alla dimensione ecclesiale della carità si radica e si attua a partire dalla stessa Eucaristia. È vero – ha ricordato il Presule – che la carità scende per le strade e i luoghi dove la gente soffre e fatica, ma essa nasce dall’amore di Dio accolto nell’Eucaristia. Come Vescovo vi chiedo maggiore impegno a suscitare volontariato e vocazioni alla carità. Preoccupa il fatto, ad esempio, che a portare avanti la Caritas in molte parrocchie siano persone che, da anni, si impegnano con una dedizione veramente ammirevole, supplendo alla carenza dei giovani e delle famiglie. È inoltre necessario – ha concluso mons. Boccardo – restare sempre aperti al nuovo che lo Spirito suscita e non fossilizzarsi sulle realtà già esistenti e ben impiantate. Il sangue nuovo è linfa che dà vigore e rilancia l’azione caritativa».
La signora Anna Benedetti, per anni colonna portante della Caritas diocesana, ha ripercorso i quaranta anni dell’organismo pastorale della Chiesa a favore degli ultimi. Fu l’Arcivescovo Giuliano Agresti, che guidò la diocesi dal 1969-1973, a chiedere ad un giovane don Sergio Virgili di fondare la Caritas. Da allora tanta strada è stata fatta, molte persone sono state aiutate, numerose emergenze sono state fronteggiate, decine e decine di giovani sono stati educati. La Caritas di Spoleto-Norcia dal 1971 ad oggi ha avuto tre direttori: don Sergio Virgili, per due anni don Luigi Piccioli, poi ancora don Sergio Virgili e, infine, don Vito Stramaccia attuale direttore. Tra i tanti servizi della Caritas si ricordano: l’impegno e la presenza tra la gente della Campania e della Basilicata colpita dal terremoto del 1980; le raccolte di stracci e carta per recuperare soldi da destinare ai poveri; i primi soggiorni estivi per ragazzi diversamente abili (fu una vera innovazione per Spoleto); la presenza tra i bambini slavi durante la guerra dei Balcani; la casa per ragazze madri di S. Sabino (una delle prime sorte in Italia) e la Mensa della misericordia; la vicinanza alle popolazioni di Sellano e Verchiano durante il terremoto del 1997 che colpì l’Umbria e le Marche; le adozioni a distanza e i gemellaggi con altre Caritas (Brasile, Georgia, India, Terra Santa, Romania ecc…); la formazione degli obiettori di coscienza e degli operatori delle Caritas parrocchiali; la sinergia con le istituzioni; la proficua collaborazione con il Centro di Solidarietà “don Guerrino Rota” e le Suore della Sacra Famiglia di Spoleto; l’apertura della Casa Famiglia OAMI di Baiano di Spoleto; la realizzazione della Fattoria della Misericordia ad Eggi di Spoleto. L’elenco potrebbe certamente continuare, ma la Caritas di Spoleto-Norcia, nel quarantesimo di fondazione, vuole ricordare tutte quelle persone che in questi anni, nel nascondimento, lontano dai riflettori, hanno aiutato fratelli e sorelle in difficoltà.
Di profezia ha invece parlato Daniela Monni direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. «Il tempo che viviamo ci chiede di guardare cosa accade all’interno della nostra comunità. È finita l’epoca di un’offerta “lontana” per chi vive situazioni di difficoltà. Oggi la Caritas è chiamata a lasciare un segno concreto, ad investire sulla formazione, a camminare insieme. Così sarà veramente profetica».
L’incontro si è concluso con la celebrazione della Messa presieduta dall’Arcivescovo. Un momento di fraternità nei locali del convento dei Padri Passionisti ha consentito anche lo scambio degli auguri natalizi.
Celebrata la giornata degli operatori della Caritas dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia dal tema “Tra memoria e profezia”
Mer, 07/12/2011 - 10:41