Lunga gavetta tra i dilettanti, con il record di panchine in B: ecco chi è il tecnico scelto dal Perugia per il dopo Alvini
Il Perugia sceglie l’esperienza di Fabrizio Castori per il dopo Alvini. Accantonate le suggestioni di dare un’opportunità ad un allenatore che ha mostrato buon calcio in C (le opzioni Aimo Diana e Stefano Vecchi), Giannitti ha virato su un mister che ha fatto la gavetta tra i dilettanti, ma che vanta anche una una lunga partecipazione in B, dove ha centrato anche due promozioni. Anzi, la Serie B è ormai la casa di Castori (che ha saggiato pure la A con Carpi e Salernitana), dato che il tecnico di San Severino Marche è quello, tra gli allenatori in attività, ad aver disputato più partite tra i cadetti (508) in 16 campionati.
La carriera di Castori
L’inizio di Castori in panchina non fu certo memorabile. Una sconfitta per 5-0 da allenatore della Belfortese, presa in corsa quando era già ultima in classifica. Ma salvata alla fine di quel campionato di Seconda categoria. E poi una continua ascesa nei campionati minori, con tanti successi, fino ad approdare in C2 con il Tolentino.
In C1 conosce l’esonero con il Castel di Sangro, campionato nel quale poi torna con il Lanciano, portato ai playoff.
Anche la Serie B Castori la conquista sul campo, guidando il Cesena alla vittoria di un memorabile playoff contro il Lumezzane: la rissa finale gli costa tre anni di squalifica, poi ridotti a 2, con successiva assoluzione, affiancando Massimo Gadda come allenatore facente funzione. A Cesena conosce le gioie dei playoff, ma anche la retrocessione al termine di una stagione segnata dal passaggio di proprietà.
Dopo buone prestazioni ed esoneri su varie panchine di B, vince il campionato portando il Carpi in A.
Massima serie che conquista anche sulla panchina della Salernitana. Da cui è stato esonerato dopo 8 giornate nella stagione appena conclusa.
Le caratteristiche delle squadre “castorizzate” VIDEO
Il contratto
Il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, ha messo sul piatto un contratto fino al giugno 2023. Con rinnovo automatico per un altro anno nel caso in cui Castori riuscisse a portare il Perugia ai playoff. Segno che la società biancorossa, pur in un campionato che si preannuncia difficilissimo e con l’imprevisto (ma forse non più di troppo) cambio dell’allenatore, non vuole abbassare l’asticella.
Il divorzio con Alvini
Massimiliano Alvini aveva evidentemente la Serie A nel mirino da tempo. Anche quando ha firmato ad aprile il prolungamento con il Perugia, sperava in una chiamata dalla massima serie.
Alvini – Perugia, c’eravamo tanto amati
Una scelta che però i tifosi biancorossi non gli perdonano comunque. Soprattutto per il modo in cui si è arrivati al divorzio, dopo un feeling, maturato partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, che sembrava il segno di un calcio d’altri tempi.
I desiderata della Cremonese
Un rapporto che potrebbe peggiorare, se possibile, qualora seguissero Alvini a Cremona alcuni tra i migliori Grifoni. Il portiere Chichizola (la Cremonese sta provando a convincere l’Atalanta ad avere ancora in prestito Carnesecchi, che però potrebbe approdare alla Lazio). I difensori Sgarbi e Dell’Orco. E il tuttofare del centrocampo, Koaun.