Riapre a Cascia la struttura per la riabilitazione ospedaliera e la Residenza sanitaria assistita, chiusa dopo il terremoto del 2016. Non una ripartenza, “perché Cascia non si è mai fermata, anche nei momenti più difficili“, ma un ulteriore passo verso il ritorno “alla normalità“, come ha spiegato l’assessore regionale Luca Barberini nel presentare l’avvio di questa nuova struttura ospedaliera, che sarà inaugurata con una grande festa sabato 22 settembre.
La prima struttura sanitaria che riapre dopo il sisma del centro Italia
La struttura per il servizio è l’edificio messo a disposizione dalle monache del Monastero Santa Rita da Cascia nell’ex Casa Esercizi Spirituali, nei pressi della Basilica di Santa Rita. Si tratta della prima realtà sanitaria che torna operativa in tutto il cratere del centro Italia dopo gli eventi sismici. “Non una struttura definitiva – ha chiarito Barberini – ma quella che ospiterà il servizio per i prossimi anni, il tempo necessario per la demolizione dell’ospedale lesionato e per ricostruirne uno nuovo“.
“L’Umbria – ha aggiunto Barberini – è la prima Regione che, dopo gli eventi sismici del 2016, riapre in forma stabile una struttura sanitaria e ciò rappresenta un grande successo per la Regione e per Servizio sanitario regionale – ha detto l’assessore Barberini – Cascia vanta una lunga tradizione in campo sanitario e da anni richiama molti cittadini da fuori regione che hanno trovato in questo luogo risposte ai loro bisogni di cure. Grazie alla collaborazione tra Regione Umbria, Comune di Cascia, Usl Umbria 2, Monastero Santa Rita da Cascia e con il grande sostegno di molti benefattori e la partnership della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, che con il contributo di Fondazione Vodafone Italia ha sostenuto questo progetto, nasce questa nuova realtà sanitaria che metterà a disposizione 40 posti letto“. L’assessore ha anche tenuto a sottolineare come l’acquisto d attrezzature nuove sia il segno di quanto la Regione creda in questa struttura, al di là della contingenza del terremoto.
Ed anche il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, ha evidenziato come tante persone, a cominciare dai familiari dei malati, anche da fuori regione, abbiamo atteso in questi due anni la riapertura del centro per la riabilitazione, nonostante la Asl, pur tra mille difficoltà, non abbia interrotto i servizi. “Le luci spente all’ospedale di Cascia – ha detto il sindaco – hanno rappresentato un ulteriore momento drammatico per la nostra comunità. Dopo la riapertura del Santuario di Santa Rita, grazie alla solidarietà delle monache del Monastero di Santa Rita e i tanti benefattori, primi le Fondazioni Rava e Vodafone, abbiamo potuto realizzare questo importantissimo tassello per tornare alla normalità e guardare al futuro, anche se sappiamo che molti ancora ce ne dovranno essere“.
L’organizzazione e i servizi
La struttura è stata illustrata dal direttore dell’Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini. Si compone di tre piani: il piano terra per la riabilitazione territoriali degli esterni, la radiologia e l’area ambulatoriale; gli altri due per le degenze. In tutto, a regime, 40 posti letto, di cui 20 per la riabilitazione intensiva, 10 per la Rsa ed altri 10 destinati ai ricoveri di lunga degenza riabilitativa destinati anche ai pazienti provenienti da fuori regione. “Complessivamente sui tre livelli – ha detto Fiaschini – è interessata una superficie di 3.000 metri quadrati e il canone di locazione annuo è di 156.00o euro“.
L’obiettivo finale del progetto – è stato spiegato – è quello di assicurare, ai pellegrini, agli abitanti della Valnerina e delle zone circostanti, un centro di riferimento dove poter ricevere cure e assistenza medica specialistica e, in particolare di ripristinare due poli specialistici di riabilitazione e Rsa. Il centro specialistico per la sclerosi multipla di Cascia (che era in funzione presso l’ospedale) era un polo d’eccellenza che serviva tutta Italia, in particolare prima che il terremoto rendesse inagibile la struttura ospedaliera della città. Restituirlo alla popolazione significa quindi, ripristinare un servizio prezioso che ha già dimostrato risultati concreti nella lotta alla sclerosi multipla. Assicurare una nuova struttura sanitaria alla Valnerina, non da ultimo, significa anche restituire posti di lavoro in loco, perduti in conseguenza delle scosse sismiche.
L’aiuto del Monastero e delle Fondazioni
“La riconversione della ex Casa Esercizi Spirituali ‘Santa Rita’ in struttura ospedaliera ha richiesto importanti interventi all’edificio – ha riferito Lanfranco Castellucci, direttore dei lavori e referente del Monastero Santa Rita da Cascia – Per il Monastero ha rappresentato un atto di profonda vicinanza ai bisogni della comunità e con questa motivazione è stato deciso di aderire al bando dell’Usl. Abbiamo lavorato in tempi stretti e in alcuni momenti sul cantiere erano operativi 50 operai“.
La responsabile della comunicazione della Fondazione Francesca Rava, Silvia Valigi, ha dichiarato che, “dopo il terremoto la Fondazione Rava, da sempre impegnata in progetti a favore dei bambini con un’attenzione alle iniziative legate all’istruzione, in Umbria ha consegnato 6 scuole, di cui 2 a Cascia e, a breve, è prevista l’inaugurazione dell’ottava a Pieve Torina. Quindi, dopo aver lavorato a Cascia alla ricostruzione delle scuole elementari e medie, siamo felici di aver partecipato, grazie al sostegno di Fondazione Vodafone Italia e con grande impegno e spirito di servizio, anche a questo importante progetto sanitario. Insieme si può fare molto per obiettivi importanti comuni, in una rete che vede pubblico, privato, privato sociale e istituto religioso uniti per la rinascita di un paese colpito dal terremoto che ci sta molto a cuore“.
La responsabile della comunicazione per il Centro-Sud di Vodafone Italia, Letizia Nassuato, ha ricordato che la “Fondazione è impegnata da oltre 15 anni nel sostegno di progetti di sviluppo a supporto dei territori. Va in questa direzione il contributo di Fondazione Vodafone per la realizzazione della struttura ospedaliera della Valnerina che costituisce un importante centro di servizi in grado di migliorare la qualità della vita delle comunità locali“.
La festa, cantanti e Miss Italia
Il 22 settembre, la riapertura della struttura sarà salutata dalla cittadinanza di Cascia, dalle Istituzioni e dai pazienti con una grande festa, anticipata da una Tavola rotonda alle ore 16, dal titolo “La riabilitazione come vocazione: esperienza e prospettive della riabilitazione a Cascia”. Il concerto-spettacolo di solidarietà si terrà sul sagrato della Basilica di Santa Rita, con cantanti e artisti di fama nazionale e aperto gratuitamente al pubblico. La direzione artistica dell’evento è curata dal cantante e volto noto della TV, Federico Angelucci. “Sono onorato dell’incarico ricevuto – ha detto Angelucci -. Abbiamo organizzato uno spettacolo rispettoso del luogo e porteremo artisti anche originari dell’Umbria per festeggiare la rinascita senza scordare il momento duro che l’Umbria ha vissuto in seguito al sisma”. “Felice” di aderire al progetto anchel’ex Miss Italia Francesca Testasecca: “Sono sicura che sarà una bellissima festa perché, visto il luogo, arriverà una protezione dall’alto“.