"CARLO CARRETTO A CENT'ANNI DALLA NASCITA": DON LUIGI CIOTTI INCONTRA I GIOVANI DI FOLIGNO (Foto e Video TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

“CARLO CARRETTO A CENT'ANNI DALLA NASCITA”: DON LUIGI CIOTTI INCONTRA I GIOVANI DI FOLIGNO (Foto e Video TuttOggi.info)

Redazione

“CARLO CARRETTO A CENT'ANNI DALLA NASCITA”: DON LUIGI CIOTTI INCONTRA I GIOVANI DI FOLIGNO (Foto e Video TuttOggi.info)

Sab, 02/10/2010 - 14:24

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“Carlo Carretto a cent’anni dalla nascita (1910-2010)”: è l’iniziativa di due giorni (1-2 ottobre 2010) che, attraverso il contributo di qualificati studiosi, intende approfondire l’intera “parabola biografica” di Carlo Carretto, protagonista di primo piano della storia religiosa e civile del Novecento, ma anche riaprire un luogo simbolo della sua fraternità, l’ex Convento di San Girolamo di Spello (alle ore 16 l’inaugurazione e la visita ai locali ristrutturati, la presentazione degli affreschi restaurati e l’inaugurazione di “Percorso di una vita”, la mostra fotografica permanente su Carlo Carretto).

Promosso dal Comune di Spello, il Comune di Foligno, l’Azione Cattolica Italiana, l’Istituto “Paolo VI”, la Diocesi di Foligno, le fraternità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas e dei Piccoli Fratelli del Vangelo, con il sostegno della Bcc di Spello e Bettona, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, e con l’Alto Patronato della Repubblica, l’evento è stato inaugurato nella mattinata di ieri, presso l’Auditorium San Domenico di Foligno, con “Don Luigi Ciotti – Gruppo Abele – incontra le scuole superiori di Foligno”, incontro degli studenti col sacerdote, giornalista pubblicista ed editorialista, noto per la sua attività nella lotta alla mafia, per discutere del “Progetto Cittadini del Mondo”, promosso dalla Diocesi di Foligno, e le sue due aree tematiche: “Salvaguardia del creato: ‘Custodire il creato per coltivare la pace’” e “Democrazia e cittadinanza: ‘Legalità, Solidarietà, Partecipazione: condizioni indispensabili per una Democrazia matura’”.

Ad attendere Don Luigi Ciotti, giunto puntualissimo con la sua scorta all’Auditorium della città, c’erano 600 studenti di ogni triennio delle scuole medie superiori di Foligno, ma anche il Sindaco del Comune di Spello, Sandro Vitali, il Sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, il Segretario Generale dell’Azione Cattolica, Luigi Borgiani, e il Responsabile del “Progetto Cittadini del Mondo”, Don Luigi Filippucci.

Il Sindaco del Comune di Spello, Sandro Vitali, si è improvvisato moderatore dell’incontro, introducendo, dopo il suo, gli interventi che sono poi culminati in quello, attesissimo, di Don Luigi Ciotti.

“Non è un caso che Don Luigi Ciotti sia qui in occasione della ricorrenza di Carlo Carretto” ha affermato il Sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti. “Entrambi si sono esposti nel confronto sociale. Sono due figure con le stesse caratteristiche, dalla grande capacità di ascolto, confronto ed operatività, che hanno messo al centro la figura dell’uomo. La città è onorata di avere qui Don Luigi Ciotti”. L’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, si è invece rivolta direttamente ai ragazzi: “vogliamo assecondarvi e fornirvi gli elementi per costruire il vostro percorso ed i vostri sogni. Riappropriatevi dei vostro spazi e chiedeteci tutto il supporto per realizzarli. Riempite di contenuti il discorso sulla legalità”. “Carlo Carretto ha tracciato la via” ha affermato il Segretario Generale dell’Azione Cattolica, Luigi Borgiani, “e dobbiamo riprendere con forza quel cammino. Il ringraziamento è a voi ragazzi: grazie a voi è possibile fare e cambiare le cose”. “Se insisto su Carlo Carretto è perché l’ho conosciuto di persona” ha invece detto, portando i saluti del Vescovo, Don Luigi Filippucci. “Mi ha detto vai avanti e sporcati le mani per il bene di tutti. Siamo partiti cinque anni fa con questi studenti e chiedo il coraggio di credere in loro e di sostenere il cammino”. E ai ragazzi l’invito: “fate una domanda intelligente a Don Luigi Ciotti. Vi do un minuto per pensarci e sbloccarlo”.

Così, eccole arrivare: come funziona “Libera”, cosa l’ha spinto ad esporsi e a portare avanti le proprie idee, cosa i giovani possono fare nella lotta contro la mafia, se la legalità è soggettiva e come è possibile fare una legge su qualcosa che è soggettivo, se è felice e se si sta bene a vivere come lui, se la mafia riesce a sopravvivere con un’istruzione debole, qual è la giusta tipologia di insegnamento, perché è stato screditato ed attaccato dallo Stato, e ancora l’importanza della comunicazione e quali metodi usare per farla. Domande poste anche dagli adulti, che non si sono trattenuti dal rivolgere un quesito al sacerdote.

“Carlo Carretto ha avuto il coraggio di lottare contro il Fascismo, senza mollare. È un punto di riferimento e di speranza” ha affermato Don Luigi Ciotti. “La dignità e la speranza sono l’impegno di quaggiù e del cielo. Carlo Carretto ha spalancato le porte per accogliere tutti, assecondando ed amando la libertà di culto. Non dobbiamo mai generalizzare né confonderci, ma dobbiamo essere sempre capaci di distinguere. Troverete uomini puliti e mascalzoni, ma sono la minoranza e fanno più notizia perché il bene non fa rumore. Non dimentichiamoci della generosità di tanti. Non dovete mai semplificare, piuttosto sconfiggere il peccato del sapere, del non andare in profondità. Non basta sentire e accontentarci delle informazioni di seconda mano. Bisogna approfondire. Non ci si deve solo lamentare. Bisogna avere il coraggio della denuncia e della proposta. Dobbiamo assumerci la nostra quota di responsabilità, costruire la giustizia e cercare la realtà. Non so che farmene della legalità, c’è un furto di parole. Ma dove stiamo andando? Alcuni deridono la legalità, che è la precondizione per costruire la giustizia, ma non è neppure un valore. La solidarietà è lo strumento per raggiungere la giustizia. Non c’è la legalità senza l’uguaglianza, che è l’articolo 3 della Costituzione Italiana. È sbagliato vedere nelle regole il valore, il fine. Ogni volta imparo dai giovani ed impariamo reciprocamente. Bisogna creare una nuova forza che ci veda protagonisti insieme. Non dobbiamo avere paura, ma coraggio, che significa ‘ho cuore’. Di fronte all’impoverimento materiale, culturale e dell’etica ci vuole coraggio, metterci il cuore. C’è un grave impoverimento delle speranze, si è triplicato il numero dell’uso degli antidepressivi, del gioco d’azzardo, delle lotterie, delle dipendenze. Dobbiamo rispondere alla proprio coscienza. È troppo comodo liquidare le mafie. C’è la corruzione, e nessuno si nasconda dietro a Dio perché lo fanno i mafiosi. Queste mani dobbiamo sporcarcele tutti per la giustizia. La mafia ha le radici al Sud ma i suoi affari in tutta Italia. Non possiamo e non dobbiamo tacere, bisogna interferire. Non aspettate chissà che età per buttarvi nella mischia. Sono qui a dire che dobbiamo conoscere e capire per diventare più responsabili, non a fare chissà cosa. Costruire dalle piccole cose. La Chiesa invita alla responsabilità civile e alla testimonianza cristiana. Non basta essere credenti, ma credibili, sporcarci le mani. L’assunzione della responsabilità comincia dalle piccole cose. Così si diventa grandi. L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi alla cultura mafiosa, dà la sveglia alle coscienze. L’informazione o è libera o non è informazione”.

(Elisa Panetto)


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