Cane rimane intrappolato dopo aver inseguito cinghiale. Poliziotti lo ritrovano sanguinante e avviano indagine
Sono stati ringraziati pubblicamente dalla proprietaria, con un post sulla sua pagina Facebook, i due agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto che qualche giorno fa hanno ritrovato e messo in salvo il suo cane poco dopo la sua scomparsa.
Cane all’inseguimento di cinghiale
La signora ha richiesto l’aiuto alla Polizia di Stato, nella tarda serata dell’11 luglio scorso, riferendo che aveva visto un animale selvatico aggirarsi nel terreno attiguo alla sua abitazione e che il suo cane si era dato all’inseguimento di quello che, con tutta probabilità, era un cinghiale, sparendo però nella sterpaglia e non ritornando più a casa; la signora ha aggiunto che aveva sentito per un po’ il suo cane latrare di dolore e poi più niente.
Cane ritrovato intrappolato dalla Polizia e riconsegnato alla padrona
Immediato l’invio da parte della Sala Operativa di una pattuglia della Volante, che con l’ausilio di grosse torce elettriche, poco dopo ha individuato il cane, sanguinante, impigliato in un laccio metallico, verosimilmente una trappola per animali selvatici. Gli agenti hanno liberato l’animale con le cesoie e lo hanno riconsegnato alle amorevoli cure della padrona che li ha ringraziati per il loro tempestivo intervento che ha scongiurato il peggio.
Indagini per le trappole che provocano sofferenza agli animali
All’esito positivo della brutta avventura di Nek hanno fatto seguito le indagini della Polizia di Stato di Orvieto – con il coordinamento della Procura della Repubblica di Terni – per risalire al proprietario del terreno ed individuare e perseguire coloro che hanno messo le trappole, in quanto la cattura con questi mezzi è considerata vietata dato che gli animali intrappolati sono sottoposti a sofferenze che conducono alla morte solo dopo molte ore di agonia, un reato previsto e punito dal codice penale.