Scongiurare la chiusura della sede tifernate della Camera di Commercio. Si è parlato soprattutto di questo nell’ultima seduta del Consiglio comunale, dove i consiglieri Vittorio Massetti, Luciano Tavernelli (Pd), Vittorio Morani e Fabrizio Duca (Psi) hanno presentato un ordine del giorno, tra l’altro approvato all’unanimità, per “sensibilizzare il consiglio e giunta comunale affinché un importante strumento per le piccole e medie imprese possa restare nel territorio e non andare ad alimentare ulteriormente lo stillicidio dell’accentramento di uffici e servizi in zone lontane da Città di Castello, pur senza una nostra responsabilità”.

I quattro consiglieri promotori dell’odg hanno quindi esortato il sindaco e i suoi assessori “ad adottare ogni iniziativa presso la Camera di Commercio di Perugia al fine di verificare tutti gli effetti della chiusura della locale sede di Città di Castello. Un invito a valutare inoltre i necessari provvedimenti per evitare la soppressione o l’accorpamento del sistema camerale locale e ad adottare tutte le iniziative utili al concreto mantenimento della sede tifernate, valutando la possibilità di un trasferimento sempre in sede locale».

Il primo cittadino Luciano Bacchetta ha voluto puntualizzare che, oltre a quella di Città di Castello, sono state prospettate le chiusure anche delle sedi di Foligno e Spoleto, ma che, “in ragione della mole di lavoro considerevole di quella tifernate, il disagio per imprenditori e artigiani sarebbe stato più grave qui che altrove”. “Come sempre più spesso accade a far fronte a questo processo di razionalizzazione debbono essere i Comuni, che sono costantemente in trincea. – ha proseguito Bacchetta – Siamo stati propositivi, come dimostra il fatto che abbiamo prontamente risposto al presidente della Camera di Commercio Mencaroni, dando la disponibilità a non far pagare l’affitto per mantenere la sede”.