Calendimaggio di Assisi, il Palio della "discordia": l'Ente chiede la riconsegna in Piazza - Tuttoggi.info

Calendimaggio di Assisi, il Palio della “discordia”: l’Ente chiede la riconsegna in Piazza

Flavia Pagliochini

Calendimaggio di Assisi, il Palio della “discordia”: l’Ente chiede la riconsegna in Piazza

L'edizione 2020 della Festa non si disputerà causa Coronavirus, una situazione non prevista dal regolamento che si tenta di risolvere "cavallerescamente"
Ven, 08/05/2020 - 12:49

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È una questione rimasta finora sottotraccia nel clima di concordia ispirato dal Coronavirus, ma dopo giorni di ‘chiacchiericcio’ viene affrontata ufficialmente. Visto che l’edizione 2020 del Calendimaggio di Assisi non si farà, cosa deve fare la Nobilissima Parte de Sopra con il Palio vinto nel 2019? Per i ‘blu’, la questione non si pone neanche: il Palio rimane a San Rufino fino alla prossima edizione. Per la Magnifica Parte de Sotto, il Palio va restituito in attesa della prossima edizione. Una tesi sposata dall’Ente, che “cavallerescamente” invita la Nobilissima a riportare il Palio in Piazza e a metterlo nella sede comunale, considerata neutra, e nello specifico nella sala del consiglio comunale.

La riconsegna ‘simbolica’ del Palio in attesa del 2021

L’idea sarebbe quella di trovare un momento in cui il Palio venga riconsegnato all’Ente e tenuto in Comune, per poi essere riconsegnato, ad aprile 2020, alla Parte vincitrice dell’ultima edizione che si è svolta, in tempo utile per la Cena Propiziatoria della prossima edizione, per poi essere riportato in Piazza, come da tradizione, per la nuova assegnazione. Dopo giorni di ‘traccheggiamento’, arriva la mossa ufficiale: in una missiva firmata Giorgio Bonamente e inviata per conoscenza a tutti i Partaioli, il Magistrato dell’Ente esprime il “fermo convincimento” che la sospensione delle attività delle Parti disposta in’ data 26 marzo (annullamento dell’edizione 2020 e arrivederci al 2021, ndr) “comporti per la Nobilissima Parte de Sopra l’obbligo di consegnare il Palio all’Ente Calendimaggio”. in attesa della prossima edizione del Calendimaggio, già fissata per il 5-8 maggio 2021“.

Calendimaggio di Assisi ai tempi del Coronavirus: l’Ente chiede un atto “cavalleresco”

Bonamente ricorda che “la custodia del Palio è regolata in via ordinaria dallo Statuto e dal Regolamento della Festa“. In sintesi lo stendardo, tenuto per un anno nei quartieri della Parte vincente, torna in Piazza all’inizio del Calendimaggio per essere rimesso ‘in palio’. Ma il regolamento però non prevede “una situazione eccezionale” come quella imposta dalla pandemia di Coronavirus, e per questo dovrebbe nascere un protocollo ispirato “alla leale competizione e allo spirito cavalleresco propri del Calendimaggio“. Ossia alla Nobilissima toccherebbe un “atto spontaneo” che sia Bonamente, sia il Consiglio direttivo dell’Ente, si aspettano. “Siamo ricevere il Palio in modo solenne e a custodirlo durante il periodo di sospensione della contesa“, si legge nella missiva.

Il Palio sarà conservato nella sala del consiglio comunale

Considerato il suo alto valore simbolico, il Palio sarà conservato nella Sala del Consiglio comunale, in seguito a una disposizione che il Sindaco non mancherà di emanare. Come da prassi e in parte espressamente previsto dal Regolamento, “l’Ente riconsegnerà alla Parte de Sopra il Palio in tempo utile all’inizio della Primavera 2021, per la presentazione delle Madonne Primavera nonché per la cerimonia di restituzione del Palio al Maestro di Campo per dare inizio alla contesa del 2021“. Bonamente si augura che “l’intensa collaborazione delle Parti“, che si realizza “in una serie di presentazioni virtuali e di iniziative di grande efficacia evocativa, quali il suono della Campana delle Laudi e l’esposizione delle Bandiere“, sia “tempestivamente integrata dalla consegna del Palio all’Ente, nei termini sopra indicati“.

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