Tre buste contenenti altrettanti proiettili, ma anche frasi minacciose contro i familiari, arrivate rispettivamente ad un giudice minorile, all’avvocato Riccardo Minelli e ad un assistente sociale del Comune di Umbertide tra il 16 e il 17 gennaio.
Un chiaro messaggio intimidatorio su cui sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine che – dato il coinvolgimento dei tre professionisti in un singolo processo riguardante un minore – avrebbero già forti sospetti su un individuo in particolare, sul quale però servono tutte le conferme del caso.
Il 16 gennaio scorso la prima busta era stata recapitata al Tribunale dei Minori di Perugia, nello specifico al magistrato, mentre 24 ore dopo gli altri due plichi erano arrivati sia al legale che al dipendente del Comune di Umbertide. Quella volta era stato evacuato perfino il Municipio con l’intervento degli artificieri, che accertarono poi un falso allarme bomba.
Il prefetto, intanto, ha deciso di intensificare la sorveglianza dei tre destinatari delle buste contenenti proiettili e lettere minatorie, nel caso il mittente volesse davvero concretizzare ciò che ha fatto già “intuire”. Sul primo caso riguardante il giudice, la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di reato di stalking e minacce a pubblico ufficiale.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Perugia, tramite il presidente Marco Orlando, è invece intervenuto in queste ore per esprimere “massima solidarietà al collega Riccardo Minelli fatto oggetto di pesanti minacce e intimidazioni, estese anche ai familiari, nell’esercizio del proprio ruolo di tutore di minori e difensore degli stessi nell’ambito di un procedimento giudiziario”. Nel condannare “tali iniziative riprovevoli – ha aggiunto Orlando – ribadiamo l’importanza della funzione svolta dall’avvocatura in delicati incarichi professionali. Ci auguriamo che le istituzioni facciano piena luce su questi episodi. Riserveremo sin d’ora iniziative nelle opportune sedi, anche a tutela della funzione dell’avvocatura e dell’esercizio della professione forense”.