Anche questa volta si è trattato di una vera e propria festa dello sport. Del pugilato in particolare, ma l’emozione e il sentimento che ha pervaso tutto il pubblico accorso al Palazzetto dello sport nelle due giornate di gara, era davvero un qualcosa di sport a trecentosessantagradi.
E se da un punto di vista agonistico sabato sera si è trattata di un grande evento pugilistico, la giornata di domenica ha visto salire sul ring in occasione del trofeo Città di Spoleto, una moltitudine di appassionati della nobile arte del pugilato, dagli otto anni fino ai 58, tanti erano gli anni del concorrente più in là con gli anni.
Una vera ed festa dello sport con intere famiglie con prole arrivate a Spoleto da molte città delle Marche e del Lazio,
Con il suono dell’ultimo gong, suonato nel pomeriggio di domenica è calato il sipario su questa terza edizione del Memorial che la Boxe Spoleto ha voluto dedicare al suo fondatore e nume tutelare, il Cav. Dante Burli.
La manifestazione di sabato sera , con la presenza a bordo ring di numerose personalità tra cui il Vice Sindaco Stefano Lisci e l’Assessore allo Sport del Comune di Spoleto Yuri Cerasini, si è aperta con una bellissima sorpresa che tutti i ragazzi della Associazione pugilistica spoletina hanno voluto fare al loro maestro Gianni Burli.
E così sulle ali delle musica del pugilato per antonomasia, la prima edizione di Roky, sono saliti sul ring, con una maglietta raffigurante il viso del loro Presidente scomparso tre anni fa, tutti i frequentatori della palestra della Boxe Spoleto, dai bambini ai pugili e agli amatori, una lunga sequela di ragazzi e ragazze che hanno di fatto riempito i quattro lati del ring. E successivamente sono state proiettate sulla parete del palazzetto a lato del grande poster raffigurante le tre generazioni tecniche della famiglia Burli, l’indimenticabile Dante, Gianni e Fabio, tutta una serie di diapositive raffiguranti gran parte della storia del sodalizio spoletino. Un grande applauso ha fatto da corollario alla consegna da parte della piccola Emma Fausti, a suo nonno, il Maestro Gianni Burli, di un paio di guantoni rossi con la stessa immagine stampate sulle magliette.
Come dire un inizio niente male per una grande serata di pugilato che poi, visti i risultati, sarebbe diventata una magica serata per la Boxe Spoleto.