Hanno dovuto faticare non poco gli agentidela volante, coordinati dal vice questore Francesca Peppicelli, intervenuti in pieno centro storico cittadino per fermare un ventottenne che, in pochi minuti, aveva aggredito violentemente sia la propria convivente, una spoletina di 29 anni, sia due suoi amici che erano accorsi per difenderla. E’ successo domenica sera nei pressi del Borgaccio ma solo oggi se ne è avuta notizia.
I due stanno litigando quando l’uomo, S.K., marocchino di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati di spaccio e contro il patrimonio e la persona, comincia ad alzare le mani. Questo almeno quanto sospettano gli inquirenti visto che la ragazza, notata con alcuni lividi ed escoriazioni al volto, non ha sporto denuncia.
La donna è impaurita tanto da chiamare al telefono un amico che, insieme ad un altro, si precipitano a casa delal poveretta. La furia dell’uomo esplode in tutta la sua violenza. Uno dei due finisce scaraventato per le scale, l’altro preso a calci e pugni.
Ma non è finita. L’uomo scende in strada, raccoglie una zappa e comincia a menar colpi sull’autovettura dello spoletino amico della sua compagna. Poi risale le scale dell’abitazione con l’intenzione di colpire anche i due ragazzi.
Provvidenziale l’arrivo di una pantera della polizia. Gli agenti, che si trovavano in zona per un altro intervento, sentiti i colpi sull’autovettura, si precipitano sul posto riuscendo a toglier di mano all’extracomunitario la zappa prima che possa colpire uno dei tre malcapitati.
S.K. è stato così arrestato con l’accusa di lesioni personali, tentate lesioni gravissime, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Stamattina è comparso di fronte ai giudici del Tribunale di Spoleto che lo hanno condannato a 13 mesi di reclusione. Che il marocchino, che ha patteggiato la pena, dovrà scontare per intero atteso che non gli sono stati concessii benefici della condizionale.
(C.C.)