La risposta ufficiale dell'amministrazione comunale di Montefalco
Tradizionalmente silenziosa, per rispondere all’attacco sui Borghi d’Italia la vicesindaca Daniela Settimi mette nero su bianco una durissima risposta alla minoranza di SiAmo Montefalco. Una risposta che mette fila dati e atti: “La determina risale al 28/10/2020, in cui si conferma l’impegno da parte del Comune di Montefalco di adempiere al pagamento della quota associativa 2020 dell’Associazione Borghi più belli d’Italia, mentre la disposizione di liquidazione è la n. 15 del 9/02/21. Il resto sono solo sterili strumentalizzazioni che in questi giorni hanno portato gli esponenti dell’opposizione comunale e regionale a fare un’informazione fuorviante. In qualità di assessore al Turismo con delega alla partecipazione alle attività dell’Associazione credo che si opportuno fare un po’ di chiarezza sulla falsa esclusione di Montefalco dai Borghi più belli d’Italia”.
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La vicesindaca sottolinea come “quella di Montefalco è sempre stata una partecipazione attiva e coinvolta all’interno dell’attività dell’associazione dei Borghi tanto da esserne uno dei soci fondatori. Nel tempo moltissime sono state le attività di promozione turistica proposte dall’associazione, alle quali Montefalco ha sempre partecipato con convinzione e determinazione“.
“Appartenenza mai in discussione”
“Proprio per questa evidente ragione la nostra appartenenza all’associazione non è mai stata e non può essere messa in discussione. Tanto per fare chiarezza, come detto, la determina d’impegno risale a fine ottobre scorso, mentre la disposizione di liquidazione è di inizio febbraio 2021. Questi atti, ufficiali e consultabili – dice Settimi – dimostrano la volontà dell’ente a proseguire quel cammino virtuoso iniziato nel lontano 2001. Ritengo questa polemica sollevata dai consiglieri di minoranza completamente inutile e poco rispettosa nei confronti dei cittadini e dei tanti imprenditori che negli ultimi dieci anni hanno investito sul territorio perché credevano fortemente nel progetto di sviluppo economico e turistico proposto dall’amministrazione precedente.
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Stigmatizzando la “disperata richiesta di attenzioni sui social attraverso post e annunci molto spesso, come in questo caso, privi di fondatezza“, l’auspicio è che questo atteggiamento lasci spazio “al confronto costruttivo tra maggioranza ed opposizione. Alla luce della scelta ratificata nel consiglio Comunale del 5 Febbraio scorso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanzia ai sensi dell’art. 243 e seguenti del T.U.E.L.. , questa amministrazione sta lavorando con determinazione per la predisposizione del piano di riequilibrio con la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta per la nostra città”.
“Il Dissesto è un epilogo da evitare”
“Risultano inutili e sterili le polemiche, ripetute dai consiglieri di minoranza, relative all’aggravio di tasse e tributi dovuti dai cittadini, in quanto anche la procedura di dissesto avrebbe determinato tale condizione, senza considerare che l’ipotesi non sussiste, come ribadito anche in Consiglio Comunale in quanto le tariffe sono già al massimo consentito. Il dissesto è un epilogo che ogni Ente vorrebbe evitare, non è assolutamente vero, come si vorrebbe far credere, che sarebbe stata la migliore strada da percorrere, se non altro per l’aggravio di costi per l’ente dovuti all’intervento della Commissione composta da tre membri ai senti dell’art. 252 comma 1 del T.U.E.L“.
“Smettiamola con le polemiche, pensiamo al bene comune”
“Non possiamo certo ignorare che l’emergenza sanitaria in corso ha inevitabilmente avuto ripercussioni sulla programmazione, sull’andamento ordinario delle attività dell’ente anche a causa dei continui avvicendamenti dei responsabili dei vari settori, ma preme sottolineare il fatto che questa amministrazione non è immobile, ma anzi in questo momento tutta la giunta è impegnata su tutti i fronti sia emergenziali dovuti alla pandemia, sia per garantire una giusta ripresa delle attività e dell’economia nel momento in cui cio’ sarà possibile. Il tempo della polemica deve necessariamente avere conclusione, per lasciare spazio al tempo della operatività e della auspicata collaborazione per il “bene comune” della nostra città che non dobbiamo mai perdere di vista“.