Perugia comincia a contare i danni dopo il nubifragio di domenica, sotto un cielo che non promette per le prossime ore tregua e mentre, proprio sul capoluogo umbro, continua a piovere. Questa mattina la seconda commissione della Regione Umbria ha discusso, su interrogazione del consigliere Giacomo Leonelli (PD), sulla possibilità di attivare la procedura per richiedere lo stato di emergenza e di calamità naturale.
“E’ importante – ha dichiarato Leonelli – fare chiarezza per i cittadini e le imprese colpite e fare in modo che, anche alla luce di quanto emerso stamattina, il sistema della protezione civile e il complesso delle manutenzioni ordinarie e straordinarie siano sempre più potenziati, affinché si riesca in futuro a far fronte a eventi meteorologici dalle conseguenze pesanti. Bene che la discussione in attesa di verifica dei danni non si sia chiusa oggi. Di certo, dove venisse riscontrata la sussistenza dei requisiti ritengo che la Regione non potrà che essere in prima linea nell’avviare tutte le procedure utili ad attivare strumenti come lo stato di emergenza e stato di calamità per dare una risposta immediata alla persone e alle imprese che hanno subito danni significativi”.
L’assessore Cecchini ha detto che “quando avremo un quadro chiaro dei danni si potrà valutare la richiesta al governo relativa allo stato di calamità naturale, previa istruttoria tecnica del Dipartimento nazionale della Protezione civile. La Prociv si è subito attivata e il Comune ha fatto quello che doveva, ma va sottolineato che la quantità di pioggia caduta nel giro di pochi minuti è stata quasi il triplo rispetto alle previsioni, che davano un massimo di 35 millimetri nell’arco di 6 ore, mentre in alcune zone, come a Ponte Felcino, ne sono caduti 85 in un’ora e mezzo. Quanto alla possibilità che un evento simile si ripresenti, il cosiddetto tempo di ritorno, è stimato fra circa 200 anni”.
L’atto ispettivo, dunque, non si è chiuso con la discussione odierna. Il presidente della Commissione, Eros Brega, ha rinviato le ulteriori valutazioni alla prossima seduta, sempre alla presenza dell’assessore, potendo contare su elementi certi riguardo la stima dei danni.
Palazzo dei Priori. Intanto, il Comune informa sul ripristino al traffico di due strade: si tratta di quella comunale Ponte Rio – San Marino e di via dell’Ingegneria, tratto compreso tra strada Santa Lucia e via Giuseppe Meazza. Ma la polemica post bomba d’acqua continua anche a palazzo dei Priori. Il vice sindaco del Comune di Perugia Urbano Barelli, continua a sottolineare il carattere “eccezionale” degli eventi metereologici verificatosi domenica scorsa. “Questa mattina – spiega Barelli – il sindaco Roizi ha inviato alla presidenza del Consiglio dei Ministra la richiesta di attivazone dello stato di emergenza, cosa diversa dallo stato di calamità“.
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