La nostra città, attraverso personaggi e sportivi che hanno fatto la storia, può vantare grande tradizioni nel gioco delle bocce, un’attività del tempo libero che unisce, alla passione per un gioco tradizionale, l’amicizia, la voglia di stare insieme e di socializzare. Quando poi lo sport e la sana competizione vanno di pari passo con lodevoli iniziative di recupero di angoli della città, impianti in disuso ed aree verdi da rivitalizzare, si può parlare di vero e proprio modello da seguire, un esempio per le giovani generazioni
E’ quanto affermato dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e dall’assessore allo Sport, Massimo Massetti, che, in occasione della “Festa di compleanno della Bocciofila Fontecchio”, in programma oggi e domani (venerdì 26 e sabato 27 agosto) nella zona adiacente il parco dello stabilimento termale, plaudono all’iniziativa di recupero e ripristino dei tre campi di bocce e dell’area verde circostante riportata a “nuovo” grazie all’impegno di oltre venti soci della Bocciofila (con più di 100 iscritti) guidata dal presidente Sergio Ernesto Rossi, che da oltre un mese hanno lavorato senza sosta per giungere puntuali all’appuntamento dell’ottavo anniversario dell’inaugurazione dell’impianto sportivo di Fontecchio.
La giornata clou di questo evento sociale-sportivo, sarà domani (sabato 27 agosto) a partire dalle ore 14.30 con una vera e propria gara di bocce no-stop, singolo e coppia, fino al tardo pomeriggio. Alle 19.30 è prevista la classica cena al campo mentre alle ore 21.30 verranno proiettati due video inediti, realizzati da Mauro Giacchi, sull’attività della Bocciofila Fontecchio e sui pionieri tifernati, primo fra tutti Attilio Gaggioli, medaglia d’oro ai campionati italiani (che ha trasmesso la passione per questo sport al figlio Cesare) fra i fondatori della “Bocciofila Tifernate” nel 1946.
“Sarà una gradita occasione – precisano Mauro Giacchi e Gustavo Perugini – per ringraziare e rendere omaggio, anche attraverso racconti e foto inedite, personaggi che hanno fatto la storia del gioco delle bocce e della città e per rinsaldare il rapporto di reciproca collaborazione con la proprietà delle Terme di Fontecchio, nella persona di Canzio Novelli”.