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Bilancio Regione Umbra / Conti in attivo / E' bufera sulle partecipate

Redazione

Bilancio Regione Umbra / Conti in attivo / E' bufera sulle partecipate

Lun, 10/02/2014 - 19:40

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Alessia Chiriatti

E' positivo il risultato raggiunto dalla Regione Umbria per il bilancio 2013: oggi l'ufficio di presidenza dell'assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la proposta del consuntivo di previsione 2014 dell'organismo istituzionale di Palazzo Cesaroni. Numeri in attivo se si parla di una riduzione della spesa di del 4,4 per cento rispetto al 2013 (bilancio assestato): 20.389.967 euro contro i 21.291.703 del 2013. Lo riferisce una nota dell'ente.
“Anche per l'esercizio 2014 – spiega il presidente Eros Brega – a conferma di quanto preannunciato nella conferenza stampa di fine anno, l'assemblea legislativa prosegue nell'attività di riduzione, razionalizzazione e qualificazione della spesa avviata dall'inizio dell'attuale legislatura. In linea con la tradizione di sobrietà e rigore che ha sempre caratterizzato la Regione Umbria”.
Questi gli interventi di riduzione della spesa più significativi previsti nel bilancio 2014: -4,04 per cento per indennità e rimborsi dei consiglieri, dopo quanto discusso in consiglio a gennaio; -13,10 per cento per funzionamento della struttura; -1,1 per cento, la spesa per il personale del Consiglio. Per convegni, consulenze e rappresentanza si conferma la spesa 2013 sulla quale era stato operato il taglio dell'80 per cento stabilito dal decreto “78/2010”.

Le partecipate – Per quanto riguarda le nove società partecipate (Gepafin Spa, Centralcom Spa, Sviluppumbria Spa, Umbria Servizi Innovativi Spa, Webred Spa, Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, Umbria Innovazione s.r.l., Umbria Mobilità e Umbraflor), i bilanci sono a posto, tranne che per le ultime due. Umbriamobilità nello specifico dovrebbe ancora restituire alla Regione 13 milioni di euro le ha concesso nel 2013. Di Umbriaflor si era occupata la stessa assessore Fernanda Cecchini: i problemi di liquidità, a suo dire, si potevano ripresentarsi a fine dicembre 2013, quando, aveva dichiarato, “serviranno più di 4 milioni di euro per stipendi, tredicesime e fornitori, a fronte di entrate certe per una cifra superiore al fabbisogno”. 4 milioni di euro che la Regione avrebbe poi anticipato. In particolare, secondo anche quanto pubblicato sul sito della Regione Umbria, i trattamenti economici annuali lordi per gli amministratori unici vanno dai 48 mila euro per Brunello Castellani (Centralcom Spa), ai 46mila di Salvatore Santucci (Gepafin), ai 14 mila di Bazzarri (Umbraflor). Domani la presidente dell'Umbria Marini, con , l'assessore regionale alle riforme Fabio Paparelli, presenterà il programma sulle riforme varato dalla giunta: in questo modo la Regione proverà a risparmiare il 20% e a migliorare il sistema. Saranno inoltre tre i nuovi soggetti consortili, mentre resterà solo una società partecipata in toto dalla Regione, al posto delle sei attuali: Webred Servizi Scarl, WebRed Spa, Consorzio Sir, Centralcom, Umbria servizi Innovativi e HiWeb.

Il commento – Sulla questione delle partecipate è intervenuta Carla Spagnoli, presidente Onorario del Movimento per Perugia, la quale ha dichiarato: “Dagli ultimi bilanci a disposizione leggiamo che il 75% delle società partecipate della Regione hanno i conti in ordine… Peccato, però, che a tenere i conti a galla ci abbia pensato ancora una volta “mamma Regione” con i soldi dei cittadini umbri! Infatti dai bilanci delle 9 partecipate emerge che nel 2012 la Regione ha stanziato complessivamente quasi 50 milioni di euro e che nel solo primo semestre del 2013 si prevedevano risorse per oltre 26 milioni! Partecipate come Umbria Tpl e Mobilità Spa e Umbraflor, nonostante le generose concessioni regionali, sono riuscite a chiudere il bilancio in rosso, e nessuno si è ancora assunto la responsabilità di questo… In un momento delicato come questo, è impensabile continuare a spendere certe cifre per società partecipate che spesso e volentieri si rivelano carrozzoni dove sistemare i soliti amici, usati come sicuri serbatoi di voti…. La giunta Marini, invece di continuare a foraggiare queste partecipate “a perdere”, pensasse piuttosto a investire risorse nel sostegno alle famiglie umbre, stremate da questa crisi e stanche di vedere sprecati i loro soldi!”.

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