Raffaele Sollecito si reinventa e lo fa con un’app per i morti. “La memoria è la poetica del ricordo“, così si presenta il sito e i servizi che offre. Una presentazione ufficiale, la sua, nella sala Solari del Palazzo delle Stelline a Milano, in corso Magenta nella giornata di venerdì. Un nome semplice ed esplicativo quello per il suo progetto, BeOnMemories, una piattaforma digitale gestita come un social network, che ha l’obiettivo di tenere vivo il ricordo dei propri cari estinti, grazie agli innovativi servizi offerti.
A presentare l’applicazione, Raffaele Sollecito l’ingegner e informatico conosciuto per le tristi vicende del caso giudiziario dell’omicidio di Meredith Kercher (Perugia, 1 novembre 2007), inizialmente era stato ritenuto colpevole insieme a Amanda Knox e poi assolto in via definitiva nel marzo del 2015 per mancanza di prove.
Beonmemories, un sito che però non sembra essere curato dal punto di vista della grafica, è diviso in una parte shop e una social e il servizio offerto consiste nella manutenzione e consegna di fiori presso la cappella nel cimitero in questione, ricercato e visibile sulla mappa. La spedizione è gratis in quanto l’azienda prevede partner in loco. Lo scopo della parte social, invece, è quello di creare una community per condividere, postare un ricordo e mantenere viva l’immagine delle persone che non ci sono più, soprattutto se i cari abitano lontano dal luogo di sepoltura.
Un progetto che il 31enne pugliese avrebbe ideato cinque anni fa, quando era detenuto in Umbria, pensando alla madre persa un anno prima dell’incarcerazione. In questa occasione, infatti, Sollecito avrebbe pensato a come ovviare l’impossibilità di recarsi sulla tomba della madre ed ecco che è nata l’idea. L’app è stata creata grazie a un bando della Regione Puglia per gli under 35 disoccupati, vinto subito dopo la sua assoluzione definitiva in Cassazione.