Inadempienza sui tempi di affidamento della progettazione, il Comune di Bastia si vede revocati dal Ministero, quasi 400.000 euro di contributi a fondo perduto, ma decide di contestare la revoca e assume un avvocato per fare ricorso.
Si parla di due finanziamenti: uno di 228.550 euro relativo all’affidamento della progettazione dei “Lavori di risanamento e riqualificazione di Piazza Mazzini e Piazza Cavour a Bastia Umbra” e l’altro di 121.230,00 euro avente ad oggetto “Affidamento del servizio di progettazione definitiva-esecutiva e CSP per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale in via Roma a Bastia Umbra”.
Come ricostruisce una relazione allegata alla delibera di Giunta 201 del 27 settembre pubblicata sul sito del Comune, nel 2022, a febbraio, un decreto del ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ha stabilito termini e condizioni per l’assegnazione dei contributi per spese di progettazione; quattro mesi dopo sono state determinate le richieste ritenute valide e a ottobre è stato stabilito lo scorrimento della graduatoria, tra cui è rientrato anche il Comune di Bastia Umbra.
A luglio 2024, però, il finanziamento è stato però revocato: “Con nota prot. 25259 del 10.07.2024 il Ministero dell’Interno Dipartimento Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale della Finanza Locale ha comunicato la revoca del finanziamento per inadempienza su tempi di affidamento della progettazione”, si legge nel documento, in cui si spiega anche che il settore Lavori Pubblici, preso atto della nota, “ha rappresentato le motivazioni relative al rispetto dei termini temporali degli affidamenti della progettazione e a seguire a settembre il Ministero dell’Interno ha ribadito la revoca del finanziamento adducendo altre motivazioni“.
E per questo il Comune ha assoldato un avvocato, Antonio Bartolini il quale, a un primo consulto, ha spiegato che “alla luce della documentazione mandatami, in effetti penso che il Comune abbia ragione, poiché il Ministero parlando di avvio non tiene conto che nel bando si fa riferimento non all’avvio ma al perfezionamento, che in base alla documentazione mandatami è avvenuto regolarmente in un momento successivo all’avvio. Ribadisco che la giurisdizione è del giudice ordinario – dice l’avvocato nella delibera con cui si dispone il ricorso sulla revoca del finanziamento di fronte al tribunale civile di Perugia, aggiungendo che “è opportuno ricorrere nel termine di 60 gg. decorrenti dalla conferma del 5 settembre”.