Basta morti sul lavoro: dopo la strage di Firenze lavoratori edili e metalmeccanici in sciopero - Tuttoggi.info

Basta morti sul lavoro: dopo la strage di Firenze lavoratori edili e metalmeccanici in sciopero

Flavia Pagliochini

Basta morti sul lavoro: dopo la strage di Firenze lavoratori edili e metalmeccanici in sciopero

Mar, 20/02/2024 - 11:14

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In programma due ore di sciopero alla fine di ogni turno e due presidi sotto le Prefetture di Perugia e Terni

Anche l’Umbria dice basta alle morti sul lavoro con uno sciopero in programma domani, 21 febbraio, per due ore alla fine di ogni turno di lavoro, e due presidi sotto le prefetture di Perugia e Terni.

La mobilitazione avviene dopo l’incidente sul lavoro avvenuto venerdì mattina nel cantiere di un supermercato Firenze, dove sono morte cinque persone – tra cui un operaio che una decina di anni fa si era stabilito in Umbria prima di emigrare in Lombardia – dopo il crollo di una trave;  secondo le prime informazioni, tre operai stavano lavorando per sistemare la trave su un sostegno al quarto piano quando questa è caduta per circa 12 metri distruggendo due solai sottostanti dove erano al lavoro cinque persone. Secondo altre testimonianze, la trave era già stata posizionata quando improvvisamente avrebbe ceduto da un lato causando il crollo dei solai sottostanti.

Per commemorare le vittime di questa strage e dire basta alle morti sul lavoro, mercoledì 21 febbraio, le lavoratrici e i lavoratori edili e metalmeccanici scenderanno in sciopero in tutta Italia e anche in Umbria nelle ultime due ore di ogni turno di lavoro. Lo sciopero, proclamato da Cgil e Uil e dalle rispettive categorie Fiom e Fillea Cgil, Uilm e Feneal Uil, sarà accompagnato in Umbria da due presidi sotto le prefetture di Perugia (ore 16.30, piazza Italia) e Terni (ore 17.00, viale della Stazione).  “Basta parlare di cordoglio, è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità – si legge in una nota di Cgil e Uil – massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità! Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A partire dai cantieri. Vogliamo l’apertura di un confronto vero il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil”.

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