"Azzardo non chiamiamolo gioco", ecco la mostra itinerante

“Azzardo non chiamiamolo gioco”, ecco la mostra itinerante

Redazione

“Azzardo non chiamiamolo gioco”, ecco la mostra itinerante

Lun, 16/10/2023 - 11:39

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Da oggi a Spoleto la mostra itinerante di vignette umoristiche realizzate da artisti italiani dal titolo "Azzardo non chiamiamolo gioco"

Palazzo Mauri, sede della Biblioteca comunale Carducci, sarà il luogo in cui dal 16 ottobre 2023 al 26 ottobre 2023 si terrà l’esposizione della mostra itinerante di vignette umoristiche realizzate da artisti italiani dal titolo “Azzardo non chiamiamolo gioco”.

La mostra, iniziativa legata al progetto del Piano Regionale della Regione Umbria e del Piano territoriale di prevenzione e cura dell’azzardopatia della Zona Sociale 9 (Comuni di Spoleto, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno e Giano dell’Umbria) ha l’obiettivo, attraverso l’uso dell’ironia, di contribuire al cambiamento culturale contro il dilagare del gioco d’azzardo.

La mostra, che verrà inaugurata questo pomeriggio, lunedì 16 ottobre, alle ore 16, sarà visitabile il lunedì dalle 15.00 alle 19.00, il mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.00 alle 13.00 e il martedì e giovedì dalle 09.00 alle 19.00.

La mostra “Azzardo non chiamiamolo gioco” è soltanto una delle numerose iniziative che si stanno mettendo in campo previste dal Piano territoriale di prevenzione e cura dell’azzardopatia della Zona Sociale 9. Da maggio scorso, infatti, opera l’Unità educativa di strada che ha effettuato una mappatura dei luoghi di gioco e che divulga informazioni sui servizi del Gioco d’azzardo patologico attraverso la distribuzione di materiale informativo sulle attività del progetto alla cittadinanza. Nei prossimi mesi sono in programma eventi e azioni specifiche che coinvolgeranno le scuole e il mondo dell’associazionismo e che verranno mano mano comunicate alla cittadinanza.

L’obiettivo del progetto, di cui il Comune di Spoleto è capofila, è quello di aumentare nella popolazione la consapevolezza dei rischi associati al gioco d’azzardo, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, ma anche promuovere il reinserimento delle persone con DGA a livello sociale, relazionale e lavorativo e a sostenere le loro famiglie. I beneficiari diretti degli interventi, quindi, sono le persone con comportamenti di dipendenza da gioco d’azzardo e i loro familiari e i beneficiari indiretti sono le comunità locali. Per questo motivo è importante puntare su eventi comunicativi come la mostra itinerante.

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