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AZIENDA AGRICOLA PETROGNANO, CENTRODESTRA CHIEDE LUMI SU BILANCIO, RAPPRESENTANTE ED ETERNIT

Redazione

AZIENDA AGRICOLA PETROGNANO, CENTRODESTRA CHIEDE LUMI SU BILANCIO, RAPPRESENTANTE ED ETERNIT

Gio, 06/05/2010 - 15:31

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I consiglieri comunali Gianmarco Profili (Gruppo Misto), Angelo Loretoni e Fabrizio Cardarelli (Lista Rinnovamento), inviano in una nota stampa, l'interrogazione riguardante la Cooperativa Agricola di Petrognano di cui il comune è socio dal 1980. “Guardando la situazione delle partecipate- premette Gianmarco Profili- salta all'occhio come non risulti esserci nessun rappresentante del comune nonostante ci fosse una specifica condizione all'atto di acquisto delle quote, così come riportato nella delibera del Consiglio Comunale del 1980.”

” Inoltre analizzando gli ultimi tre bilanci disponibili in comune – aggiunge il Consigliere del Gruppo Misto – si evince come ci siano state delle perdite per una cifra di poco superiore ai trecentomila euro, e che alcune soluzioni prospettate per un proprio rilancio, ad esempio la produzione di energia da fonti alternative siano andate disattese. Chiediamo quindi una valutazione politica rispetto ad una partecipazione sociale senza la possibilità di incidere anche per la mancanza di un nostro rappresentante, il valore delle nostre quote oggi, visto che nel 1980 sono stati versati quindici milioni di lire, e se corrisponde al vero, così come ci è stato segnalato, che le coperture di alcuni capannoni risulterebbero in cemento-amianto (eternit). E se le coperture fossero effettivamente in eternit – conclude Profili – quali accorgimenti sono stati presi per evitare che questi potessero essere pericolosi per la salute.”

Ecco il testo dell'Interrogazione:

“INTERROGAZIONE URGENTE

(richiesta risposta in Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 26 comma 3 del Regolamento)

Oggetto: Rappresentanti del Comune e situazione socio-economica del Centro Agricolo Zootecnico di Petrognano.

Premesso che:

  • Nelle seduta del Consiglio Comunale del 23 aprile del 1980 fu deciso che il comune di Spoleto acquistasse numero 300 azioni della cooperativa in oggetto per una cifra pari a 15.000.000 (quindici milioni) di lire.

  • Tale decisione avvenne dopo un lungo dibattito e l'acquisto delle quote fu subordinato alla modifica dello statuto della Cooperativa, in modo tale che fosse prevista la presenza di un rappresentante del Comune in seno al Consiglio di Amministrazione della stessa.

  • Per alcuni anni l'Amministrazione Comunale ha nominato i propri rappresentanti, e solo dalla metà degli anni novanta, come risulta da alcuni carteggi dell'allora Sindaco ed il Presidente della Cooperativa, ci sono stati alcuni problemi perché ciò avvenisse.

  • Come risulta dal sito del Comune, nello spazio riguardante le partecipate dell'Ente, risultano ad oggi il numero di 600 quote ma non risulta il nominativo di nessun rappresentante.

  • Come risulta dagli ultimi tre esercizi di bilancio disponibili, cioè 2006, 2007 e 2008 la Cooperativa ha chiuso il bilancio con una perdita totale superiore ai 300.000 (trecentomila) euro.

  • Nel bilancio del 2006 è riportato: ” Abbiamo preso dei contatti con delle società per la produzione di energia elettrica sia di biogas che da fotovoltaico, siamo alla firma della lettera d' intenti, per andare al progetto esecutivo, che ci renderà minimo 32.000 euro di affitto all'anno. Perciò il 2007/2008 saranno anni di grossi movimenti, perché il progetto prevede investimenti per un valore di sei milioni di euro…”.

  • Negli anni successivi 2007/2008 così come riportato nei bilanci, il progetto per la produzione di energia elettrica non è partito.

  • Parte delle coperture dei fabbricati dove insiste la Cooperativa, a prima vista, sembrerebbe realizzata con materiale tipo Cemento-amianto (eternit).

Considerato che :

  • Presso gli uffici comunali preposti (SUIC) ad oggi non risulta presentato nessun progetto per la realizzazione di energia da fonti rinnovabili (Biogas e Fotovoltaico).

Constatato che:

  • La presenza di materiali costituiti da amianto non è di per se pericolosa.Se il materiale è in buone condizioni è molto improbabile che rappresenti un rischio per la salute e pertanto è inopportuna la bonifica. Al contrario, quando le superfici di eternit dei capannoni divengono friabili al tatto e iniziano a sfaldarsi, a causa dell'azione di agenti esterni come la pioggia o gli urti, è NECESSARIO e OBBLIGATORIO per legge RIMUOVERLE. Infatti, in questo caso, si sprigionano particelle di amianto, fibre di amianto, altamente dannose per la salute dei cittadini.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri Comunale di Spoleto interrogano il Sindaco per sapere:

  1. Come mai il Comune di Spoleto non ha un proprio rappresentante in seno al consiglio di amministrazione della Cooperativa, nonostante nella delibera del 1980 l'acquisto di tali quote era subordinato alla nomina di un proprio rappresentate.

  2. Se, verificate le perdite ripianate negli ultimi tre esercizi, oggi ritiene strategica la partecipazione del Comune all'interno della cooperativa, anche in virtù dell'impossibilità di agire per l'assenza di un proprio rappresentante in seno al Consiglio.

  3. A quanto ammonta oggi il valore economico delle quote di partecipazione del comune nella Cooperativa.

  4. Quali sono i motivi per cui il progetto della produzione di energia elettrica, considerata come una grande opportunità dal CdA, ad oggi non è ancora realizzato.

  5. Se la copertura di parte dei fabbricati sono realizzati con cemento-amianto (eternit), e nella eventualità, se sono state fatte le dovute segnalazioni agli organi preposti, se sono stati fatti i controlli e se sono stati fatti degli interventi per la ulteriore messa in sicurezza.


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