La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato di Giuseppe Pannacci, l'avvocato difensore Ubaldo Minelli "Vettura di servizio sempre usata nell'ambito delle ordinarie mansioni lavorative"
Avrebbe utilizzato l’auto aziendale dell’Asl – di cui è dipendente all’ufficio di igiene degli alimenti e nutrizione – per “fini personali”, legati anche all’incarico ricoperto nel Gubbio Calcio.
Questa l’accusa formulata dalla Procura di Perugia nei confronti di Giuseppe Pannacci, attuale direttore generale della società rossoblu di serie C, per il quale il pm Mario Formisano ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato.
Secondo una segnalazione anonima di qualche anno fa l’indagato, avrebbe guidato la vettura in questione anche in occasioni in cui non risultava in servizio o comunque in orario di lavoro. Pannacci – secondo quanto emerso dal pm – sarebbe oltretutto ritenuto responsabile di non aver rendicontato in maniera corretta l’utilizzo del veicolo.
Ieri mattina (22 febbraio) ha avuto luogo l’udienza preliminare davanti al gup Valerio d’Andria, dove l’avvocato difensore del dirigente sportivo Ubaldo Minelli ha respinto ogni accusa: “Il dott. Pannacci – ha dichiarato – ha sempre utilizzato l’auto di servizio per finalità istituzionali e non per fini estranei agli interessi dell’Usl Umbria 1. L’uso del mezzo è sempre stato riconducibile nell’ambito delle ordinarie mansioni lavorative. I fatti contestati, tuttalpiù, concretizzano casi non punibili di utilizzo meramente episodico ed occasionale dell’auto di servizio, che non ha determinato un danno patrimoniale”.
Anche il presidente del Gubbio Calcio Sauro Notari, rispetto alla vicenda, ha detto: “Abbiamo piena fiducia in chi sta indagando così come abbiamo piena fiducia nei nostri collaboratori dei quali pensiamo che siano persone oneste“. La prossima udienza avrà luogo il prossimo 24 maggio dove, all’esito dello studio delle carte e delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, la difesa deciderà se richiedere il rito abbreviato o quello ordinario .