ATTENTATO INCENDIARIO IN VIA REPUBBLICA: ANCHE I RIS POTREBBERO PARTECIPARE ALLE INDAGINI. SPOLETO INDIGNATA (Articoli correlati e foto) - Tuttoggi.info

ATTENTATO INCENDIARIO IN VIA REPUBBLICA: ANCHE I RIS POTREBBERO PARTECIPARE ALLE INDAGINI. SPOLETO INDIGNATA (Articoli correlati e foto)

Redazione

ATTENTATO INCENDIARIO IN VIA REPUBBLICA: ANCHE I RIS POTREBBERO PARTECIPARE ALLE INDAGINI. SPOLETO INDIGNATA (Articoli correlati e foto)

Mer, 24/09/2008 - 20:07

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Che sia stato un attentato incendiario, e non dinamitardo come si era ipotizzato ieri, sembra ormai certo. La differenza non è poi così marginale, almeno per le forze dell’ordine che stanno cercando di risalire all’autore o agli autori che la scorsa notte hanno dato fuoco al negozio di Via Repubblica. Un conto è avere a che fare con chi maneggia esplosivi, un conto con chi ricorre a materiali più comuni come benzina e alcool. Non cambia invece nulla per la povera esercente spoletina, C.C. la sua attività è andata letteralmente in fumo e i danni sono rilevanti. Pare (il condizionale è d’obbligo) che avesse fatto una assicurazione su quel nuovo negozio, che aspettava con ansia di inaugurare sabato prossimo. E invece qualcuno è arrivato a spezzarle prima il sogno. Bocche cucite in Procura, come anche in Via dei Filosofi, sede della compagnia dei carabinieri. Gli investigatori starebbero seguendo ogni pista: dalla ritorsione alla estorsione, dal dispetto all’avvertimento. Stanno scavando, come prassi vuole, anche nella vita privata della ragazza. Ma non c’è niente che possa far pensare a qualche ipotesi. Una brava ragazza, di quelle che non hanno neanche preso mai una multa per divieto di sosta. Ieri l’hanno ascoltata più volte. Ha negato e ancora negato di aver ricevuto minacce o richieste di soldi.

Certo in passato di ‘dispetti’ ne aveva subiti. Un paio di volte hanno provato a manometterle la serranda, un’altra a riempire di silicone il lucchetto che bloccava l’ingresso. Ma niente di più. Cose che capitano a centinaia di esercenti. Anche se gli inquirenti non sottovalutano neanche la pista.

Il padre della ragazza è davanti a quello che resta del negozio di via della Repubblica mattina e sera, da ieri. Ha gli occhi rossi per le notti passate senza dormire. E' disperato per quanto accaduto, così come sua figlia, e racconta di come in passato, quando la ragazza aveva aperto l'altro negozio in viale Marconi, c'erano stati dei “dispetti”. Non effrazioni o tentativi di furto secondo il padre, ma semplicemente dispetti. Che forse erano soltanto bravate, gesti che non hanno nessun collegamento con l'esplosione dell'altra notte. O forse sì. Ma spetterà solo agli inquirenti verificarlo. “La prima volta hanno provato a forzare la serranda – racconta l'uomo – ma non sono riusciti ad aprirla: è resistente, a motore. Poi è successo un'altra volta e sono sicuro che non era un tentativo di furto ma un dispetto. Una volta hanno anche chiuso la serratura con l'Attak, come le bravate che fanno i ragazzi”.

Intanto gli specialisti dei carabinieri come quelli dei vigili del fuoco hanno prelevato campioni di materiali vario al fine di risalire al combustibile utilizzato dal piromane. Perché ormai appare sicuro che il malvivente abbia appiccato il fuoco. E proprio le fiamme avrebbero provocato l’esplosione, innescando probabilmente i vapori che avevano saturato il negozio. Ci vorrà qualche giorno per analizzare tutti i reperti. Ed è per questo che, a quanto trapela, l’inchiesta potrebbe registrare già da domani l’intervento dei RIS di Roma. A tutti loro il compito di trovare il tipo di liquido usato, che potrebbe portare a risalire agli autori. Ieri i vigili del fuoco hanno utilizzato il Pid: si tratta di un rilevatore in grado di analizzare, attraverso l’emissione di raggi ultravioletti, le sostanze presenti nell’aria. Lo hanno attivato lungo tutti e 100 i metri quadri del negozio, senza però registrare nulla. L’acqua e lo schiumogeno ‘sparato’ per spengere il rogo aveva coperto ogni cosa. Non restano quindi che le analisi in laboratorio. Mentre le indagini continuano senza sosta. Ogni particolare è vagliato attentamente. Inclusi i filmati delle videocamere posizionate lungo le vie adiacenti a Via Repubblica. A Spoleto non si parla che dell’attentato alla malcapitata ragazza.

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(modificato alle 22.09)


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