Condivise le preoccupazioni del M5S sul mancato inserimento degli acciai speciali e inox dall’elenco dell’Emissions Trading System
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha condiviso la posizione politica della portavoce ed eurodeputata M5S, Daniela Rondinelli, sulla questione dell’iniziale esclusione degli acciai speciali dal Regolamento europeo CBAM (Carbon Border Adjustement Mechanism) parte del Green Deal e presentato lo scorso 14 luglio.
Ursula von der Leyen
Ieri, 24 agosto, la presidente Ursula von der Leyen ha infatti inviato una lettera nella quale afferma di aver condiviso le preoccupazioni della Rondinelli sul mancato inserimento degli acciai speciali e inox dall’elenco dell’Emissions Trading System (ETS, ovvero lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra).
Difesa di Ast Terni
Von der Leyen ha aggiunto di avere disposto la modifica del testo, prendendo atto della rilevanza e fondatezza delle richieste. “Dopo avere intercettato e ascoltato le istanze del territorio – spiega Daniela Rondinelli in una nota – mi ero messa subito al lavoro per scongiurare questa esclusione, che avrebbe potuto generare gravi danni all’AST di Terni e all’economia italiana, considerando quanto tale realtà industriale sia strategica per il nostro Paese, l’Unione europea e la regione Umbria”.
Intervenire per difendere l’acciaio italiano
“Nel mese di luglio – continua l’eurodeputata – dopo un confronto tenuto con la Commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager, avevo pertanto già condiviso con tutti gli europarlamentari italiani la necessità di intervenire nuovamente in difesa dei prodotti siderurgici di qualità – acciai speciali e Inox – visto pure il grande lavoro fatto in questi anni da AST in termini di investimenti e l’importanza che le nuove regole europee per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 vengano applicate a tutti i prodotti siderurgici. Con una missiva del 7 luglio scorso, firmata dall’intera delegazione del M5S e da altri otto eurodeputati di tutti i gruppi politici, abbiamo così raggiunto lo scopo di evitare una “crisi perfetta” in Italia e in Europa contro la minaccia della concorrenza estera sleale, soprattutto, asiatica, salvaguardando i livelli occupazionali”.
Transizione ecologica
“La strategia adottata – conclude la pentastellata – è l’unica possibile in un contesto complesso come quello che si profila dentro e fuori l’Unione, sia sul piano economico sia sul piano sociale, coscienti che il cammino che ci attende verso la transizione ecologica richiede un grande lavoro politico condiviso”.