"Ast paga l'energia 2 volte i suoi concorrenti", Arvedi chiede prezzo dell'energia europeo - Tuttoggi.info

“Ast paga l’energia 2 volte i suoi concorrenti”, Arvedi chiede prezzo dell’energia europeo

Redazione

“Ast paga l’energia 2 volte i suoi concorrenti”, Arvedi chiede prezzo dell’energia europeo

Mer, 28/06/2023 - 15:22

Condividi su:


Polemiche col Governo dopo lo stop ad esenzione dal valore di 20 milioni per Ast Terni. Si rischia nuova fermata per acciaierie

L’Ast rischia una nuova fermata per colpa del prezzo dell’energia in Italia, che rende di fatto antieconomica la produzione visto che i suoi concorrenti europei spendono la metà. È quanto si legge in una pesante nota – indirizzata ad istituzioni e sindacati – a firma dell’amministratore delegato di Arvedi Ast Terni Dimistri Menecali e del vicepresidente Marco Arvedi Caldonazzo.

“Le imprese energivore italiane – viene ricordato nella lettera aperta – sono sopravvissute ai rincari energetici grazie al credito d’imposta ed alle misure esistenti quali Art.39, interrompibilità, interconnector. Sarebbe auspicabile ed indispensabile un prezzo dell’energia europeo, per evitare le evidenti distorsioni che penalizzano la nostra industria. È stata abrogata, con effetto immediato, un’importante esenzione applicata alle aziende interrompibili: una misura che vale 100 milioni euro su base annua per il settore siderurgico e 20 milioni per la nostra azienda.

Le imprese italiane perderanno ulteriormente competitività nei confronti dei concorrenti francesi, tedeschi, spagnoli e finlandesi che pagano l’energia elettrica al massimo 60 euro al kwh e aggrediscono i nostri clienti, anche in Italia, sottraendoci commesse e causando dolorose fermate produttive, come nel caso di Acciai Speciali Terni.

Le imprese energivore italiane non sono in condizione di continuare a perdere ordini, il giusto guadagno e il capitale. La società Arvedi AST sta pagando l’energia 2 volte il valore dei suoi concorrenti, dall’ 1/7/2023 è disposta a pagare 60 Euro/Mwh. AST non ha intenzione di perdere il suo capitale, dopo aver costruito con i suoi mezzi numerose centrali, elettrodotti, canali e condotte d’acqua in Umbria Abruzzo e Molise, dei quali fu espropriata con decreto del Governo italiano senza un relativo compenso. Fermare l’acciaieria di Terni, per interesse diversi da quelli di una grande, storica tradizionale impresa è una grave responsabilità per il nostro Governo.

Tutti sappiamo che AST è un’impresa che dal 1884 ha reso al nostro Paese prodotti di alta cultura siderurgica ed industriale, merito della passione e dedizione di migliaia di persone che da 135 anni fanno il loro dovere verso se stessi, verso l’azienda, verso il nostro Paese”.

Articoli correlati


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!