Grande festa ad Assisi per Santa Chiara e San Rufino, venerdì 11 e sabato 12.
“Santa Chiara vergine e povera, nata da una famiglia aristocratica si unisce ai frati minori della chiesetta della Porziuncola, vestita col sacco della penitenza, divenendo, nelle parole di Papa Benedetto XVI, vergine sposa di Cristo umile e povero, affascinata dall’amore per Cristo che, bellezza della sua divina persona, riempie il suo cuore”, ha detto il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto emerito del Dicastero per la dottrina della fede, nel corso della celebrazione eucaristica da lui presieduta in occasione della solennità di Santa Chiara di Assisi all’interno della Basilica dedicata alla “pianticella di Francesco.
Autorità civili e militari e moltissimi fedeli hanno preso parte alla festa dell’umile compagna di San Francesco; al termine della santa messa il vescovo Domenico Sorrentino e il ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni, hanno ringraziato il cardinale per la sua presenza e le belle parole su Santa Chiara e la centralità di Cristo.
Sabato è stato invece il giorno di San Rufino e dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera – Gualdo e di Foligno è arrivato un invito a essere “una comunità che non si arrende e che superi con entusiasmo le difficoltà”. In una cattedrale di San Rufino strapiena di autorità civili, religiose, militari e di fedeli, il vescovo ha ricordato come “la festa del patrono ci porta all’attualità. Ci interroga. Ci chiede se siamo una comunità che si arrende alla stanchezza, che guarda stupita agli eventi che la segnano senza capacità di reazione, quasi arrendendosi a una prospettiva di estinzione. San Rufino ci dice, con il suo martirio, che invece la primavera è già seminata. E per sempre”.
Sottolineando come “ci sono diverse criticità”, dovute “all’era di internet che sta riplasmando i nostri pensieri, i nostri costumi, i nostri rapporti”, senza dimenticare “ciò che sta avvenendo nel mondo della famiglia, il piccolo mondo da cui tutto dipende”, Sorrentino ha anticipato che “all’assemblea diocesana del 9-10 settembre prossimo si parlerà di carità politica, di un amore che, proprio per essere l’amore di Cristo a noi trasmesso da san Rufino, non può essere il piccolo amore dei nostri sentimenti personali espressi in maniera individuale e verso singole situazioni di bisogno, ma deve diventare un amore a tutto campo. Occorre uno scatto di entusiasmo, che parte dal coraggio di guardare in faccia la realtà, ma soprattutto di fissare gli occhi su Cristo”. Le celebrazioni per Santa Chiara e San Rufino, cominciate venerdì sera con la veglia di preghiera, la processione e la benedizione della città, vanno avanti nel pomeriggio del 12 agosto con la santa messa delle ore 18 e il concerto delle 21 in cattedrale, a cura della Cappella musicale di San Rufino.