Asl, Dg replica sindaco Spoleto, maggioranza conferma dimissioni

Asl, Dg replica al Sindaco, maggioranza conferma dimissioni

Carlo Ceraso

Asl, Dg replica al Sindaco, maggioranza conferma dimissioni

Per il mancato avvio della Struttura di chirurgia robotica. ‘Giallo’ sulla lettera del chirurgo
Mar, 04/08/2015 - 20:29

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Il braccio di ferro tra il sindaco di Spoleto e la Asl del dg Sandro Fratini circa il mancato avvio della struttura di chirurgia robotica presso il nosocomio della città del festival continua senza colpi di sorta. Dopo la dura presa di posizione del primo cittadino che lamentava i mancati impegni assunti già da 5 mesi, arrivando per questo a chiedere la rimozione dall’incarico  del direttore generale, è il dottor Fratini a prendere posizione con una lunga e articolata lettera inviata ai giornali.

La lettera – Il dg dopo aver richiamato il rispetto delle leggi vigenti e che si sta operando nei tempi previsti per una “Asl istituita il 1 gennaio 2013 che sta completando il processo di unificazione e organizzazione dei Servizi e Strutture, avendo tra l’altro previsto e deliberato servizi di nuova istituzione che necessitano di una organizzazione delle attività da strutturare ex novo. Al contempo la Direzione Aziendale ha predisposto gli strumenti previsti dalle norme per attribuire responsabilità e competenze ai Dirigenti, tutti. In tale contesto  la Direzione Aziendale garantisce che gli incarichi dirigenziali e le responsabilità delle strutture saranno attribuiti a tutti i professionisti utilizzando il medesimo strumento regolamentare nei tempi che sono necessari  per attenersi  alle procedure individuate”. Fin qui l’incipit che non ha convinto molto la politica locale. Subito dopo il dottor Fratini affronta la spinosa vicenda della chirurgia robotica, centro di eccellenza in Umbria guidato dal professor Alberto Patriti. “Confermo l’attenzione rivolta alla Chirurgia robotica tanto da avere istituito ex novo una struttura semplice dipartimentale multidisciplinare, con una specifica missione descritta nella Deliberazione del Direttore Generale  n. 530/2014 e, in attesa di completare l’iter di assegnazione degli incarichi dirigenziali e di assegnare la responsabilità della gestione di tale struttura multidisciplinare, è stato dato mandato ai soggetti istituzionalmente competenti ( Direttori di Dipartimento in ambito Chirurgico) di organizzare le attività multidisciplinari  da gestire poi, individuando come referente a supporto di tali Direttori il professionista con una maggiore esperienza nella robotica, “sempre  dipendente  dell’Azienda”. Non si tratta di lesa maestà, ma di un necessario quanto fondamentale passaggio organizzativo affinché vi sia efficienza ed efficacia dei servizi che si attivano a favore del cittadino – utente del SSR, nel rispetto delle regole”. Poi la stoccata finale, quando Fratini cita una lettera giuntagli dall’avvocato di Patriti, il chirurgo intorno al quale si è stretta la città, le sue istituzioni e associazioni affinchè non venga disperso quel patrimonio creato a suo tempo dal padre della robotica in Umbria, il professor Casciola, che vede proprio in Patriti il suo miglior erede. Scrive Fratini “Di tutto ciò ha dato ampiamente  atto anche  lo stesso professionista interessato, che,  con una nota a firma del suo avvocato, pervenuta ieri anche a questa Azienda,  “..ribadisce di avere piena fiducia nell’operato della Direzione dell’ASL Umbria 2, anche in virtù della consapevolezza che iter burocratici per l’attribuzione di incarichi direttivi possono richiedere tempi non brevi…” e diffida  la stampa  a provvedere a pubblicare fedelmente questo suo pensiero e il suo sconcerto nel vedersi attribuite dichiarazioni mai pensate ne rese”.

Il ‘giallo’ – l’intervento del chirurgo, o meglio del suo avvocato, è legato ad una intervista pubblicata su un quotidiano della carta stampata umbra che riporta la preoccupazione del medico per il futuro della chirurgia robotica. Perché Patriti abbia affidato questa precisazione, meglio diffida, alla Asl anziché al quotidiano non è dato sapere. Il quotidiano da parte sua conferma che l’intervista è stata pubblicata in maniera seria potendo dimostrare la correttezza del proprio operato. La domanda quindi è fin troppo facile: quante pressioni ci sono intorno a questa vicenda che sta sollevando l’opinione pubblica?

Maggioranza pro dimissioni – intanto la maggioranza in Consiglio comunale (ovvero le liste civiche Rinnovamento e Spoleto Popolare) nella riunione di ieri sera ha rinnovato non solo la piena fiducia nell’azione del sindaco ma annunciato che quanto prima verrà presentata una interrogazione da portare all’attenzione dell’assessore regionale Luca Barberini e della presidente Catiuscia Marini. Nello stesso documento, neanche a dirlo, la richiesta di assegnare ad altro incarico il dottor Fratini. Il braccio di ferro continua.

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