“Un bluff, una presa in giro da parte del dg Sandro Fratini nei confronti dell’intera città di Spoleto per cui ne chiedo l’immediata rimozione dall’incarico”; sono parole di fuoco quelle del sindaco Fabrizio Cardarelli all’indomani della lettera con cui il responsabile della Asl2 – che da marzo scorso si era impegnato a creare un servizio di chirurgia robotica presso l’ospedale di Spoleto da affidare al dottor Alberto Patriti – sembra invece voler guadagnare ancora tempo. Documento che Tuttoggi.info può mostrare in anteprima e che è destinato a sollevare un nuovo fiume di polemiche.
La vicenda è nota – Dopo la pensione del professor Luciano Casciola (il papà della chirurgia robotica in Umbria, sviluppata a Spoleto dove si sono formati medici riconosciuti a livello internazionale, tra i quali il dottor Patriti), la Usl aveva espletato il concorso per il primariato vinto dal dottor Castagnoli, chirurgo di sicura esperienza ma non specializzato nel settore della robotica e per di più prossimo alla quiescenza. La città e le sue associazioni erano scese in strada per difendere questo invidiabile patrimonio, ottenendo rassicurazioni e impegni da parte sia del dg, sia della presidente della Regione Catiuscia Marini che la scorsa primavera aveva ad interim anche la delega alla sanità.
Il documento – impegni che, fra le altre cose, avevano convinto il dottor Patriti a ritirare il ricorso al Tar avverso l’esito del concorso dove era stato collocato al terzo posto nonostante risultasse primo sul fronte dei titoli. D’altra parte lo stesso Fratini, il 24 marzo, nel corso di un conferenza stampa convocata per raffreddare il clima di tensione venutosi a creare intorno al nosocomio, aveva rassicurato l’istituzione di un servizio dipartimentale di chirurgia robotica da affidare a Patriti che “sarà punto di riferimento anche per i pazienti di Foligno, Orvieto e Narni. Non il robot di Spoleto – aveva detto con non poco cipriglio – ma quello di tutti i 420mila utenti della nostra USL”. Passano le settimane ma della nascita del nuovo reparto e dell’incarico a Patriti non si ha notizia. Il sindaco Cardarelli non molla la presa, continua il pressing sia sul fronte politico (ne ha di sicuro parlato alla Prima del Festival alla Governatrice) sia su quello amministrativo sollecitando Fratini circa l’istituzione del servizio. Quest’ultimo tentativo ottiene però come risposta il documento che Tuttoggi.info può mostrare: la lettera protocollata nel tardo pomeriggio di giovedì scorso (la n. 104437 del 30 luglio) e indirizzata tra gli altri al dottor Patriti con cui la Usl2 “individua provvisoriamente un referente che rapporti il direttore del dipartimento area chirurgica nella gestione e nel coordinamento organizzativo delle specifiche funzioni inerenti la struttura dirigenziale per strutturare stabilmente il percorso aziendale per il trattamento di quelle patologie chirurgiche che possono beneficiare dei trattamenti robotici in coerenza con quanto disposto con le delibera del DG” emesse nel 2015 “…conseguentemente la S.V., anche alla luce dell’esperienza fin qui maturata, è stata individuata quale referente del Direttore del dipartimento…la S.V. avrà cura di seguire le direttive impartite dalla Direzione del dipartimento garantendo altresì, fino all’assegnazione dei nuovi incarichi dirigenziali, le funzioni e le attività fin qui svolte con modalità da concordare con il direttore del dipartimento e il direttore di struttura complessa di afferenza”.
“Lettera di aria fritta, ora basta!” – appreso del documento, il primo cittadino si è scagliato contro il vertice dell’azienda ospedaliera che, a quanto si legge, ha quanto meno cercato di guadagnare così ulteriore tempo. “Questa non è una lettera di incarico, ma un atto con cui si offende questa città, le sue istituzioni. Dopo 5 mesi mi sarei aspettato di leggere nero su bianco l’istituzione del servizio, l’incarico al professor Patriti, il budget a disposizione, le risorse professionali da destinare, invece il nulla. Solo una ‘referenza’…e vorrei vedere! A chi altro potevano chiedere di essere referente del robot? E’ davvero troppo” continua il professor Cardarelli “con questa iniziativa si ostacola ulteriormente l’azione amministrativa e politica di questa città, per questo chiedo la rimozione dall’incarico di direttore generale del dottor Sandro Fratini”. Una critica cui è seguita, a quanto p dato sapere, una presa di posizione con il neo assessore alla sanità Luca Barberini. “Ho già fatto avere copia del documento alla presidente Marini e all’assessore Barberini, adesso attendiamo cosa decideranno sul da farsi. Su questa sacrosanta partita ci hanno messo la faccia in molti, io la mia non me la gioco di sicuro. Ne va del bene e della salute degli spoletini, del futuro del nostro ospedale”.
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