Sono riusciti a risalire al pusher seguendo con con attenzione i movimenti di alcuni assuntori di stupefacenti di Assisi, che erano soliti rifornirsi di droga tra Assisi e Perugia.
In questo modo i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Norm della Compagnia di Assisi sono riusciti a trarre in arresto un uomo, 33 anni di origine albanese, già noto alle forze dell’ordine.
E' stato lungo ed estenuante il lavoro di pedinamento dei militari, che hanno seguito con discrezione i movimenti dei due “clienti” fino a individuare lo spacciatore. A quel punto i militari hanno atteso che avvenisse lo scambio ed hanno fatto scattare il blitz: l’uomo aveva da poco ceduto una dose di eroina ad un italiano 34 enne. Nel corso della successiva perquisizione il pusher è stato trovato in possesso di altre dosi di eroina pronte per essere spacciate. Per lui sono scattate le manette ai polsi con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre l’italiano è stato segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di stupefacenti.
Il pusher arrestato è stato giudicato con rito direttissimo di convalida e successivamente associato al carcere di Capanne come disposto dalla magistratura perugina.
Due arresti ad Assisi – Nel contesto dei controlli che la Compagnia di Assisi sta intensificando in questi giorni, sono stati effettuati altri due arresti, entrambi su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla magistratura. Nel primo caso è stata arrestata una donna 34 enne che era gravata da ordine restrittivo per furto aggravato ed evasione, in quanto come accertato dai Carabinieri di Petrignano che poi la hanno arrestata, aveva violato la misura degli arresti domiciliari cui era sottoposta per commettere poi un furto ai danni di un esercizio commerciale.
Nel secondo caso ad operare sono stati i Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra i quali durante un posto di controllo hanno intercettato una vettura sospetta: alla guida è stato trovato un italiano 45 enne su cui pendeva un ordine di carcerazione per alcuni furti commessi nel 2010 in Emilia Romagna. Entrambi sono stati associati al carcere di Capanne.
