Quaranta bovini legati con corde cortissime attaccate ai muri della stalla e costretti a coricarsi in mezzo ai propri escrementi. Ecco come venivano trattati gli animali nell’allevamento di Trognano, frazione del Comune di Cascia. Sono stati gli uomini del locale Comando della Forestale a scoprire l’allevamento-lager – nell’ambito di normali controlli sul rispetto delle norme negli allevamenti – e a segnalare il titolare all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento di animali e mancata osservazione dei provvedimenti sindacali.
Incredibile lo stato di incuria in cui venivano lasciate le povere bestie. A causa dell’immobilismo, le unghie delle zampe avevano raggiunto una lunghezza tale da impedirne un normale deambulazione, e pare inoltre che i bovini, molti dei quali presentavano diarrea, fossero malnutriti. Infine, un vitello è stato trovato letteralmente immerso nella vasca di deposito del letame, mentre cercava di liberarsi dalla melma che lo attanagliava.
Sono stati alcuni veterinari in servizio all’Asl a riscontrare il palese stato di maltrattamento, mentre gli agenti della Forestale, su disposizione della competente Procura della Repubblica di Spoleto, hanno disposto il sequestro dei 40 capi di bestiame e l’affidamento temporaneo in custodia al sindaco di Cascia Gino Emili. I bovini sono stati liberati dalla condizione di “prigionia” e spostati in un luogo più idoneo all’interno dell’azienda.