Pampanelli (Cgil) dopo la morte del 60enne caduto a Corciano: "Uno stillicidio" | Il 6 maggio manifestazione dei sindacati a Gubbio
La morte del 60enne caduto dal tetto di un capannone a Taverne di Corciano, dove stava lavorando, ha riproposto con drammaticità il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. In base ai dati Inail, nei primi due mesi del 2022 gli infortuni sono aumentati del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Pampanelli (Cgil): uno stillicidio
“Non possiamo continuare a sopportare questo stillicidio quotidiano” il commento di Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, nel manifestare la propria vicinanza ai familiari, agli amici e ai colleghi di questa ennesima vittima sul lavoro.
“Appena 10 giorni fa – ricorda Pampanelli – abbiamo visto morire un altro operaio di 65 anni schiacciato da lastre di vetro a San Giustino. Morti che si sommano alle altre di inizio anno e alle 19 del 2021 nella nostra provincia. E nei primi due mesi dell’anno l’Inail ha registrato un incremento spaventoso degli infortuni, di quasi il 20%. È evidente che questa tendenza allarmante va immediatamente fermata. Deve essere obiettivo di tutti, a partire dalle istituzioni, bloccare subito la strage”.
La manifestazione a Gubbio
Per richiamare l’attenzione su questa piaga il prossimo 6 maggio, a un anno dalla tragedia di Gubbio nella quale hanno perso la vita Elisabetta d’Innocenti e il giovanissimo Samuel Cuffaro, Cgil, Cisl e Uil saranno di nuovo in piazza nella Città dei Ceri. “È fondamentale risvegliare le coscienze e mettere in moto azioni concrete e immediate per garantire salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”, conclude Pampanelli.