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Al Trasimeno 1400 cassintegrati su 57 mila abitanti, è vertenza lavoro

Redazione

Al Trasimeno 1400 cassintegrati su 57 mila abitanti, è vertenza lavoro

Mer, 25/07/2012 - 16:51

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Sara Minciaroni

Si è scelto il luogo simbolo della crisi economica del Trasimeno, per svolgere la seduta aperta e collegiale dei consigli comunali delle 8 amministrazioni lacustri: la sede della Euroservice di Pineta. Il tema da affrontare appunto lo stato di tracollo della situazione occupazionale del territorio. Su 57 mila abitanti infatti 1400 sono attualmente in cassa integrazione, tra questi però non rientrano coloro i quali il posto di lavoro lo hanno perso senza ammortizzatori sociali, come ad esempio le 46 dipendenti dell’Euroservice stessa.

Una crisi diffusa- Non c’è solo Euroservice nell’elenco delle aziende in crisi, ma nomi importanti come la Trafomec e la Grifo Cornici. Insomma un comparto industriale in difficoltà a compensare il quale però non arriva il supporto del settore manifatturiero e del comparto agroalimentare, a fronte di un decollo definitivo del turismo che tutti auspicano, ma che non soddisfa nemmeno gli operatori del settore.

L’assemblea- C’era gran parte del mondo politico locale ieri a Pineta, dall’assessore regionale Vincenzo Riommi, all’assessore provinciale Ornella Bellini, fino all’onorevole Pd Walter Verini. Cgil, Cisl e Uil con i rispettivi segretari regionali e provinciali e il sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti che è anche presidente della conferenza dei sindaci e che quindi ha presieduto l’assemblea e rappresentanti di tutti i comuni e delle forze politiche.

Parola d’ordine “unità”- Il filo conduttore di tutti gli interventi è stato sicuramente l’appello alla non dispersione delle forze. Da Verini alla Bellini tutti hanno spiegato che solo grazie allo sforzo comune si può sperare di superare questo difficile momento. Ognuno dovrà fare la sua parte questo è certo “occorre un’iniziativa incisiva per difendere queste realtà produttive, non solo azienda per azienda ma anche realizzando una vertenza lavoro complessiva di tutto il Lago Trasimeno”.

La vertenza- Al termine dell’ assemblea è stato approvato un ordine del giorno che di fatto crea i presupposti per una vera e propria vertenza lavoro di tutto il Trasimeno. Come spiegato dal segretario Cgil Mario Bravi “Si tratta di un atto estremamente importante che crea le condizioni per realizzare una vertenza lavoro del Lago Trasimeno e che dà un contributo importante all’iniziativa di tutta la regione dell’Umbria. Riannodare i fili di una vertenza lavoro è un atto rilevante così come la costituzione di un tavolo di confronto che si realizzerà entro i primi 15 giorni di settembre”.

Il documento- “Nel nostro territorio una crisi economica e sociale senza precedenti sta mettendo in discussione i fondamenti produttivi e della coesione sociale di questo tessuto sviluppatosi negli ultimi decenni. Questa crisi dalle dimensioni inedite colpisce un territorio che è stato caratterizzato da una industrializzazione inferiore al resto della regione e che si è incentrato su una realtà basata sulle piccole e medie imprese. Alcuni dati sono estremamente indicativi della crisi che attraversiamo: 1.400 lavoratori sono in cassa integrazione, con prospettive preoccupanti anche sulla prosecuzione degli ammortizzatori sociali. C’è un elenco sempre più lungo di aziende che hanno già chiuso e altre che rischiano di cessare l’attività nelle prossime settimane. I punti di crisi di aziende importanti del Lago Trasimeno che sono in difficoltà sono estremamente indicativi: l’Euroservice costituisce un azienda simbolo che ha rappresentato anche un elemento di emancipazione per centinaia di donne di questo territorio. La Trafomec rappresenta la realtà industriale più rilevante insieme alla Grifo Cornici e a tante altre realtà industriali. Occorre un iniziativa incisiva per difendere queste realtà produttive, non solo azienda per azienda ma anche realizzando una vertenza lavoro complessiva di tutto il Lago Trasimeno. Siamo convinti che dalla difesa di questo apparato produttivo e manifatturiero passa una parte rilevante del futuro di questo territorio. Per questo siamo convinti che a partire dall’elaborazione unitaria prodotta da CGIL CISL UIL il 2 dicembre 2011 si possa costruire un percorso inversione di tendenza che parte dalla valorizzazione delle risorse del territorio dell’agroalimentare per realizzare un tavolo di concertazione permanente del Trasimeno, con le Istituzioni, le Forze Sociali e le Associazione degli Imprenditori, che abbia lo scopo di realizzare tutte le azioni necessarie per superare la crisi, imponendo a tutti di fare la propria parte per costruire l’identità del futuro del Lago Trasimeno”.

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