AL TEATRO VERDI DI TERNI VA IN SCENA "BUTTERFLY" MARATONA DI CREATIVITA' GIOVANILE - Tuttoggi.info

AL TEATRO VERDI DI TERNI VA IN SCENA “BUTTERFLY” MARATONA DI CREATIVITA' GIOVANILE

Redazione

AL TEATRO VERDI DI TERNI VA IN SCENA “BUTTERFLY” MARATONA DI CREATIVITA' GIOVANILE

Mer, 15/04/2009 - 08:50

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Andranno a “Dream”, il progetto della Comunità di Sant'Egidio per debellare l'Aids in Africa le offerte raccolte dalla “Maratona Butterfly”, l'iniziativa organizzata dal progetto “Rose di danza” dell'Istess in collaborazione con le scuole “Leonardo Da Vinci”, “Nucola” e “De Filis” in occasione dell'Anno Europeo della Creatività e dell'Innovazione 2009 che vedrà una non-stop di arte al teatro Verdi dalle 10 alle 19 di mercoledì 15 aprile. “La Maratona Butterfly – spiega Manuela Canali – è dedicata agli adolescenti, al loro mondo fantastico, alla reale urgenza espressiva che li accompagna in questo tratto evolutivo, al loro sogno da vivere e da sperimentare.E' il laboratorio che privilegia il lavoro di gruppo e di relazione, dedicato alla loro creatività artistica, al loro talento e alla loro gioia di fare e di pensare. E' l'attenzione particolare all'esplorazione di tutto ciò che li circonda, la capacità di porsi e farsi domande, di incuriosirsi e fare ricerca. E' un luogo educativo di loro esperienze, anche apparentemente piccole, ma capaci di lasciare un ricordo, di interiorizzare concetti, di creare emozioni e interesse. Un importante appiglio sul quale far crescere la loro cultura, la percezione, la volontà e la passione per lo studio e l'approfondimento. E' il teatro, la danza, la musica, la scena e il palcoscenico ovvero l'arte che fa scaturire nell'animo dei ragazzi sensazioni autentiche, che li aiuta a riflettere sul senso della vita e dei suoi valori, favorendo momenti di incontro e di riflessione. E' la scena nuova e giovane della nostra città, che proietta sviluppi futuri, includendo sperimentazioni e nuove idee”. Il progetto vedrà anche la collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco: “I bambini e gli adolescenti – spiega il comandante provinciale Michele Zappia – rappresentano i principali ricettori dei temi della sicurezza e della prevenzione ed è per questo che, a Loro, da sempre dedichiamo con massima attenzione una parte significativa dell'azione divulgativa e di propaganda. A sostegno di tutto ciò, il supercollaudato progetto “scuola sicura” che da anni si rivolge ai nostri primi ammiratori e che continua ad introdurre enormi prospettive di dialogo e crescita sociale, e le splendide giornate del Chidren's day organizzate dai Comandi Provinciali di tutta Italia con i Comitati Provinciali dell'Unicef.Siamo veramente orgogliosi di presentare la nostra immagine, nella Maratona Butterfly, Mille battiti, del 15 aprile dedicata al mondo fantastico degli adolescenti e allo loro fantasia”.

IL PROGETTO DREAM: Acronimo di Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrion, è un programma di approccio globale per curare l'AIDS in Africa avviato nel febbraio 2002 in Mozambico dalla Comunità di Sant'Egidio.Oggi è presente in Mozambico, in Malawi, in Tanzania, in Kenya, nella Repubblica di Guinea, nella Guinea Bissau, in Nigeria, in Angola, nella Repubblica Democratica del Congo, in Camerun. Il programma è figlio di un sogno. Di qui il nome. Il sogno di contrastare in modo nuovo ed efficace l' epidemia di AIDS nel continente africano. Il sogno di fare uguaglianza tra Nord e Sud del mondo, il sogno di non fare morire più bambini, giovani, il sogno di non fare morire l'Africa. Dream è uno sguardo pieno di fiducia e di speranza sul continente, martoriato dalla fame, dalla malattia e da troppo tempo lasciato al suo destino pieno di pessimismo e di rassegnazione. Dream è la scelta di essere liberi dalla catene dell' afropessimismo e da quel minimalismo che troppo spesso si applica all'Africa. E' la volontà di riaffermare il diritto alle cure per tutti, indipendentemente da dove si nasce e si vive. Perché anche milioni di bambini africani possano avere davanti a sé quella lunga vita cui vorremmo che ogni nostro figlio avesse diritto. DREAM ha infatti inteso abbinare anche in Africa subsahariana, così come avviene in Occidente, prevenzione e terapia farmacologia dell'AIDS. Per molti anni in Africa si sono applicati modelli di intervento contro l'infezione HIV quasi esclusivamente preventivi. Ma la sola prevenzione, purtroppo, da sola non ha funzionato. Lo dimostra la progressione dell'epidemia nel continente. Prevenire in realtà è importante,ma non è, né può essere,sufficiente. Non per nulla nel Nord del mondo prevenzione e terapia vanno di pari passo. DREAM nasce appunto con l'obiettivo di tornare a riunire anche a sud del Sahara questi due tipi di intervento, nella convinzione che sia necessario curare le vite degli africani oltre che preservarle. Nella medesima prospettiva DREAM è concepito per l'eccellenza. Eccellenza delle cure, della diagnosi, dell'informatizzazione, Dream propone anche in Africa gli standard occidentali, utilizzando di routine la valutazione della carica virale ed introducendo la terapia HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy ), l'attuale gold standard nel trattamento dell'infezione da HIV per tutti i pazienti che ne abbiano bisogno. E' importante che tutte le prestazioni sanitarie offerte, dalla diagnostica, ai farmaci,all'integrazione alimentare, alla terapia delle infezioniopportunistiche,siano offerte in regime di totale gratuità. Non è possibile infatti chiedere di pagare le medicine o le analisi a chi non haneanche i soldi per comprare da mangiare a sé o alla propria famiglia. Non è possibilechiedere di pagare le medicine ai tanti bambini malati e per lo più orfani, che spesso vivono da parenti o addirittura dai vicini di casa.La gratuità delle cure si impone e non solo per motivi di equità. Il punto non è quello di allontanare i malati, ma di attirarli. In Africa, il problema da superare è proprio quello dell'estrema difficoltà di accesso delle popolazioni ai centri di salute


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