Due giorni di preparativi, 30 volontari e circa 100 ospiti per un vero e proprio pranzo della solidarietà. Il tutto, voluto e organizzato dal rione Contrastanga di Foligno. Domenica, ai tavoli della taverna di via Piermarini, si sono seduti gli oltre 80 ospiti dell’ente caritatevole per mangiare tutti insieme. Un pranzo che si è rivelato non solo un momento di grande attenzione nei confronti di chi ha bisogno, ma un primo appuntamento di un progetto che vuole essere più ampio. “Il sogno – dichiara il direttore della Caritas Mauro Masciotti – è quello che il pranzo di oggi sia solo l’inizio di un bel cammino da fare insieme anche agli altri rioni, creando un ‘Palio della solidarietà’ in cui possiamo vincere tutti”. L’idea, infatti, è quella di creare un appuntamento mensile, affinché a turno tutti i rioni possano organizzare un pranzo per i più bisognosi. “Oggi parte la nostra proposta – continua Masciotti – attendiamo fiduciosi la risposta degli altri rioni”.
Presenti anche il priore del Morlupo Elisabetta Maggi Leoncilli Massi, il priore dello Spada Alessio Castellano, quello del Cassero Giorgio Recchioni e il magistrato dell’Ente Giostra Maria Rita Lorenzetti. “Una giornata molto positiva, accolta con fervore da tutti i rionali e non solo – afferma Francesco Felicioni, priore del Constrastanga – siamo felici di vedere che anche da parte degli altri rioni ci sia una certa sensibilità, vista la presenza di alcuni priori. Spero che il progetto di aggiungere le nostre taverne a quelle già esistenti della Caritas, quella del ‘Buon samaritano’ e l”Arca del Mediterraneo’, possa diventare realtà, ospitando un pranzo al mese a turno e organizzandoci con loro al meglio anche nei periodi della Quintana di giugno e settembre”.
Una giornata particolare, molto sentita e di esempio per tutta la comunità, come emerge dalle parole del vescovo Gualtiero Sigismondi: “Una giornata molto importante per la città – dichiara – che fa sentire la sua bellezza anche attraverso questa iniziativa di carità. Per noi questi ospiti sono feriali e sono persone che meritano la nostra attenzione, la nostra generosità, la nostra gioia. E’ bello che da questa taverna parta per loro un messaggio di festa di questa iniziativa originale che, ci auguriamo, diventi anche originaria”. Grande soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale, che sottolinea come la Quintana non sia solo gioco o folklore, ma un vero laboratorio di idee. “Oggi è un esempio di come la Quintana sia un elemento culturale, umano e sociale di questa città – sottolinea l’assessore Emiliano Belmonte – e il frutto di tutto questo è un’anima che agisce. Un’esperienza umana importante per Foligno e per i giovani volontari coinvolti in questa manifestazione di solidarietà, autofinanziata e al servizio della comunità”.