AL CAIO MELISSO IN SCENA " MISHELLE DI SANT'OLIVA" DI EMMA DANTE - Tuttoggi.info

AL CAIO MELISSO IN SCENA ” MISHELLE DI SANT'OLIVA” DI EMMA DANTE

Redazione

AL CAIO MELISSO IN SCENA ” MISHELLE DI SANT'OLIVA” DI EMMA DANTE

Mer, 13/02/2008 - 14:43

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Sabato 16 e domenica 17 febbraio al Teatro Caio Melisso di Spoleto Emma Dante, una tra le più acclamate autrici del nuovo panorama teatrale italiano, con Mishelle di Sant'Oliva torna a raccontarci la storia di un'esistenza difficile, regalandoci un altro momento di grande teatro.

Protagonisti di questo spettacolo che sta riscuotendo grande successo in tutta Italia, Giorgio Li Bassi e Francesco Giuda.

Gaetano e Salvatore, rispettivamente padre e figlio, sono due uomini soli perché abbandonati dalla moglie e dalla madre, personaggio assente nella loro vita ormai da otto anni, ma sempre viva nei loro ricordi. Il padre come ogni giorno ama ricordare la moglie, la prima ballerina dell'Olympia di Parigi, donna bellissima dalla pelle liscia come seta e che lui piccolo siciliano riuscì a sposare e strappare da quel mondo per condurla a Palermo, fra l'invidia dei suoi concittadini. Ma l'etoile parigina non poteva vivere in quel mondo non suo e abbandona figlio e marito.

“Era una bella donna la prima ballerina dell'Olympia di Parigi: alta, bionda, con la pelle liscia ca parìa di sita… – racconta Emma Dante – Vicino Sant'Oliva, la piazza delle buttane, Gaetano e Salvatore Lucchese, assittati ‘nta seggia, aspettano Mishelle. Gaetano si rifiuta di guardare in faccia il figlio e, anche se la sensazione di un'altra presenza umana è così forte da farlo rabbrividire, si accovaccia sulla sedia, trattiene il respiro e ascolta in silenzio. I ricordi aleggiano nell'aria come foglie d'autunno portate via dal vento e Gaetano, vestito a festa, se ne sta davanti alla finestra con la testa calata sul petto. Il tempo non esiste più. Da secoli, battendo i pugni chiusi sulle sue gambe di pietra, Gaetano reclama la fata incantatrice che un giorno se ne andò, lasciandolo cadere a picco dentro il suo corpo deforme. Il figlio, se ne sta seduto, davanti al muro che ha di fronte. Sono dieci anni che il padre gli volta le spalle. E ogni notte, alla luce della luna, “‘u figghiu ‘da francisa” si veste, si addobba. Nella piccola stanza che odora di chiuso, lei emana un disperato odore di primavera, di fiori, che Gaetano non sopporta. Malgrado i fianchi tondi e informi, Mishelle, cammina a testa alta. Bacia, castamente, il padre, e senza vergogna passeggia a Sant'Oliva…”

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it/.


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