“Un uomo ironico, colto, animato da pura passione per tutto ciò che faceva, con un profondo senso della ricerca e un amore smisurato per la scoperta”. Con queste parole il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ricorda il professor Adolfo Barbi, scomparso ieri pomeriggio (giovedì 14 gennaio) all’età di 86 anni.
“Il professor Barbi (terzo da sinistra nella foto) è stato il mio insegnante di Scienze al Liceo – ha ricordato Stirati – e, oltre a ricordarlo con grande affetto personale, mi preme sottolineare come sia stato una figura di riferimento per tutta la città, grazie anche ai suoi pregevolissimi lavori di ricerca e ricostruzione storica della Festa dei Ceri. Le sue pubblicazioni sulla Festa ci hanno lasciato un autentico patrimonio di cultura e storia locale”.
“Legatissimo alla città di Gubbio e alle sue tradizioni, – aggiunge il sindaco – il professor Barbi, ci lascia anche importanti ricerche, fatte a Forlì, sulla figura di Giuseppe Mazzatinti, filologo, bibliografo e bibliotecario eugubino che diede il nome al nostro Liceo. Era un uomo brillante, poliedrico, amante della scoperta, curioso, pieno di molteplici interessi, e in tutto ciò che faceva metteva grande passione, attenzione, intensità: un altro grande eugubino che se ne va, e che andando via lascia un grande vuoto nel panorama culturale cittadino”.
Il primo cittadino ha da poco annunciato la decisione di intitolare intitolare al professor Adolfo Barbi il Centro di documentazione e studio sulla Festa dei Ceri della Biblioteca Comunale Sperelliana, in omaggio e in ricordo dei suoi pregevolissimi lavori di ricerca storica sulla Festa e le sue origini.