Questa mattina all’alba le “Volanti” hanno arrestato un tunisino per tentato furto presso la Direzione Generale delle Poste in via Mario Angeloni.
Ad allertare le forze dell'ordine, è stata una chiamata verso le 5 e 30 al 113 da parte di un addetto alle pulizie all’interno dell’edificio che aveva appena iniziato il turno. L'uomo ha segnalato che al primo piano si era accorto della presenza di un maghrebino con alcune borse a tracolla. Alla vista dell'addetto il ladro si è però alla fuga per i corridoi.
Secondo la ricostruzione il ladro sarebbe entrato negli uffici da una grata nei garages nei piani interrati dell’edificio saltando sui motori del sistema di aerazione. Nel suo percorso dai garage fino agli uffici dei piani superiori aveva fatto ma bassa del materiale informatico incontrato: computers, videoproiettori, hard disks, caschi, telefoni cellulari, macchine fotografiche etc., ed aveva raccolto il tutto in enormi sacchi che aveva lasciato lungo il corridoio, in attesa di portarli via un po’ per volta facendo a ritroso lo stesso percorso dell’andata.
Gli agenti hanno chiuso tutte le vie di fuga possibili al soggetto in questione, e sono riusciti in pochi minuti ad intercettarlo per le scale mentre tentava di raggiungere un ingresso secondario. Immobilizzato non senza fatica da parte degli agenti, visto che il nordafricano tentava ripetutamente di colpire con calci e pugni gli operatori, è stato subito condotto in Questura per gli accertamenti. Si tratta di B. S. H., tunisino del 1988 con numerose alle spalle segnalazioni per reati contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione.
Probabilmente il maghrebino ha agito da solo in questa scorribanda, in quanto da una prima analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza, non si notano altri soggetti ripresi dalle videocamere oltre. Al termine degli adempimenti di rito, il maghrebino è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato, ed informato dell’accaduto, il p.m. di turno ha disposto che venisse condotto presso il carcere circondariale per rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.