Il vicesindaco Michele Bettarelli ha firmato stamattina (martedì 14 agosto) un’ordinanza che dichiara inagibile l’ingresso dell’abbazia di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia Petroia, per il rischio indotto dai crolli e dalle lesioni riscontrati sull’edificio privato confinante con il cortile della chiesa.
Con il provvedimento, emesso in base alle risultanze del sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai Vigili del Fuoco e dal responsabile del Servizio comunale di Protezione Civile Francesco Nocchi, viene ordinato alla proprietà privata dell’immobile lesionato di avviare, entro e non oltre 7 giorni dalla notifica dell’atto, le procedure finalizzate all’esecuzione tempestiva dei lavori di consolidamento e ristrutturazione del fabbricato dichiarato inagibile o quanto meno gli interventi di messa in sicurezza che permettano l’eliminazione del rischio indotto e quindi dell’inagibilità dell’ingresso dell’abbazia.
La ricognizione tecnica ha permesso di accertare sull’edificio adibito ad abitazione un avanzato stato di degrado del corpo di fabbrica, rimasto in parte privo del tetto. Da qui la necessità di dichiarare l’inagibilità dello stabile e di conseguenza del cortile della chiesa. L’ordinanza sindacale impone anche alla parrocchia di Santa Maria e Sant’Egidio e al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, competente sulla cripta appartenente al demanio dello Stato, di realizzare dopo l’avvenuta sistemazione dell’edificio privato a confine, e comunque tempestivamente, lavori di consolidamento e ristrutturazione del colonnato e delle arcate o quanto meno gli interventi utili alla loro messa in sicurezza. Il sopralluogo ha evidenziato, infatti, uno stato di danneggiamento del colonnato, sul quale sono già state applicate delle fasciature di sostegno, e della superficie inferiore degli archi di collegamento. Fino a che non sarà stata ripristinata la sicurezza del complesso, il parroco è stato diffidato dai responsabili tecnici dall’utilizzare la chiesa e l’atrio.
“A seguito della segnalazione ai Vigili del Fuoco da parte del parroco, sempre in prima linea per favorire la soluzione delle problematiche del complesso, e in base alle risultanze del sopralluogo – afferma Bettarelli – siamo stati costretti a dichiarare l’inagibilità dell’abbazia di Badia Petroia come ultimo atto di una vicenda purtroppo nota da tempo all’amministrazione comunale che, pur non avendo competenza diretta in quanto il complesso è suddiviso in proprietà appartenenti alla Parrocchia, al MIUR e ad alcuni soggetti privati, da anni segnala agli organismi competenti e ai rappresentanti istituzionali regionali e nazionali l’esigenza di intervenire definitivamente per risolvere le problematiche esistenti”.
L’auspicio è che questo atto possa contribuire a trovare una soluzione definitiva e ad avere risposte dal Governo, che, anche a seguito di un ulteriore dibattito in consiglio comunale sull’abbazia voluto dal consigliere Nicola Morini, è stato portato nuovamente a conoscenza della situazione attraverso una lettera consegnata all’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, già attivatosi con il sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo Lucia Borgonzoni
“Lavorare per trovare soluzioni a problemi così complessi e articolati attraverso il coinvolgimento di tutte le forze politiche – conclude Bettarelli – è un bel segnale che la politica è veramente al servizio dei cittadini, indipendentemente dall’appartenenza di partito”.