Marco Pannella arriverà a Spoleto già nel primo pomeriggio di domenica. Lo rendono noto gli organizzatori dell'iniziativa che vedrà festeggiare il compleanno del Dalai Lama in modo simbolico. L'appuntamento per tutti è alle 16 in piazza del Mercato, davanti all'osteria del matto. Da qui partirà poi una passeggiata per le vie del centro storico, fino a ritrovarsi tutti di nuovo al punto di partenza, dove si terrà una conferenza stampa.
Parteciperanno con Marco Pannella, i nuovi dirigenti di Radicali Italiani Antonella Casu (segretaria), Michele De Lucia (tesoriere), Bruno Mellano (presidente), oltre al senatore Marco Perduca, alla deputata Elisabetta Zamparutti, a Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e a Marco Cappato, europarlamentare radicale. Alla conferenza sarà presente anche il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, con la cui Amministrazione Comunale il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Traspartito prepara, proprio nella cittadina umbra, un'iniziativa di livello internazionale nella giornata di inizio delle Olimpiadi di Pechino, l'otto agosto prossimo.
(aggiornato alle 23.19 del 3.07.08)
Una festa di compleanno, con tanto di torta e forse anche di candeline, senza però il festeggiato. E' quella che hanno organizzato i Radicali Italiani a Spoleto per domenica in occasione del 73esimo compleanno del Dalai Lama. Una manifestazione che vedrà la presenza di Marco Pannella e che si svolgerà nella città ducale “perché Spoleto – spiegano gli organizzatori – in questo periodo è la capitale della cultura, grazie al Festival”. Da qui l'idea dei promotori, Francesco Pullia (della direzione nazionale di Radicali Italiani) e Tommaso Ciacca (del comitato nazionale di Radicali Italiani) di coinvolgere Comune di Spoleto e Fondazione Festival nella persona del presidente Giorgio Ferrara.
“Peccato che il regista Giorgio Ferrara, neo direttore artistico della cinquantunesima edizione del Festival dei due mondi di Spoleto, – spiegano Pullia e Ciacca – per non urtare la suscettibilità dell'ambasciatore cinese abbia preferito evitare ogni possibile compromissione con i radicali, notoriamente 'pericolosissimi' appartenenti alla 'cricca del Dalai Lama', e in particolare con Marco Pannella. Peccato davvero perché la sua presenza, insieme a quella del sindaco della cittadina umbra, 'prudentemente' consigliato alla diserzione, avrebbe apportato un significativo contributo alla conferenza indetta domenica 6 luglio. Per ricordargli la drammaticità della situazione tibetana, gli abbiamo fatto omaggio, comunque, della bandiera del Tibet libero”.
Ed infatti, nel pomeriggio, i due esponenti dei radicali si sono recati alla “base” del Festival, l'hotel dei Duchi, lasciando in dono il vessillo del paese che chiede l'autonomia dalla Cina. Si dicono dispiaciuti Ciacca e Pullia per questo “no” da parte del Festival alla loro manifestazione. “Non è un comizio, ma una conferenza che vede un sostegno trasversale a livello politico (tra cui anche quello di Pd e Pse), perché la questione del Tibet e dei diritti umani riguarda tutti”.
“Non abbiamo niente contro la Cina, né contro l'Ambasciatore – spiegano i due – non siamo contrari a rapporti commerciali con questo Paese, ma anzi, vorremmo che questi possano essere un pretesto per un atteggiamento diverso nei confronti dei diritti civili”.
Il primo passo comunque per una riflessione sul problema del Tibet e dei monaci arrestati e torturati (si parla di 7mila persone almeno) è l'incontro di domenica alle 17 in piazza del Mercato, alla presenza di Marco Pannella.
“Festeggeremo simbolicamente, con una conferenza stampa, – spiegano i radicali – il settantatreesimo compleanno del Dalai Lama, premio Nobel per la pace 1989, degno sostenitore e prosecutore della visione nonviolenta gandhiana. Nello stesso tempo forniremo ulteriori elementi di riflessione nonché spunti per una grande mobilitazione più che mai necessaria con l'approssimarsi dell'otto agosto, fatidica data d'inizio dei giochi olimpici. Si badi bene, posto e luogo dell'appuntamento non sono stati scelti a caso. Auspichiamo, infatti, che la primavera possa finalmente giungere e prevalere sulla cupa stagione dell'arbitrio che, nonostante la ribalta economica, ottenebra la vita della e nella superpotenza cinese. Intendiamo offrire il nostro sostegno alla via di mezzo nonviolenta e autonomistica del Dalai Lama ed a quanti, nel vasto territorio cinese, rivendicano il diritto al bene più prezioso: la libertà. In Tibet e in Cina, in Israele e in Palestina, in Iraq e in Iran come in Afghanistan c'è solo una parola che ambisce, con urgenza, ad essere reale per scongiurare, prima sia troppo tardi, un olocausto possibile e probabile: satyagraha. Possa affermarsi ovunque la forza della verità”.
(Sara Fratepietro)
