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A scuola di scaricabarile: salta Consiglio, maggioranza sotto | Guarda i video | Opposizione “tornare al voto”

Carlo Ceraso

A scuola di scaricabarile: salta Consiglio, maggioranza sotto | Guarda i video | Opposizione “tornare al voto”

Sab, 21/10/2023 - 10:25

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A scuola di scaricabarile, di come smentire e contro-smentire gli alleati che indubbiamente tanto alleati non sono. Nonostante, non senza qualche problema di dignità politica, si provi a mascherare quello che neanche il miglior trucco e parrucco potrebbe.

Si può riassumere in questo modo l’ennesima vicenda andata in scena nell’ultimo consiglio comunale di Spoleto che vede in crisi davanti alla città la giunta Sisti e la sua maggioranza di centro sinistra, dove anche i rappresentanti di movimenti come il M5S e ancor più le liste civiche sembrano aver perso la loro mission.

Così, di fronte alla mal parata, anziché ammettere, ognun la propria fetta di responsabilità, si preferisce, nel migliore dei casi, scaricare sul prossimo, quando non anche il proprio alleato. Sarà anche per questo che l’opposizione, di centro destra e centro sinistra, per la prima volta dalle amministrative di ottobre 2021, per la prima volta chiede di tornare alle urne non bastando più “neanche un rimpasto di giunta”. Ma andiamo con ordine per una seduta che ha visto Pd & Co. andare sotto in aula alla verifica del numero legale, con l’ufficio di presidenza, retto dalla vice Coltorti e dal vice segretario Bugiantelli, andate letteralmente in bambola.

Scuola Sordini-Pianciani-Dante, “pomeriggio proposto dai presidi”

Dello stanziamento per la Sordini abbiamo saputo a fine marzo, ad una prima ricognizione non ci siamo rientrati perché non gli era arrivata la pec (prego?, n.d.r.), abbiamo aspettato la seconda istanza. La Sordini è composta da 9 classi più 2 della Dante Alighieri e abbiamo individuato dei locali ottimi a Morgnano e San Venanzo che si sarebbero liberati dal 1 settembre. Ad una prima interlocuzione con il dirigente scolastico però questa soluzione non è piaciuta pur avendo messo a disposizione il trasporto pubblico, da allora varie interlocuzioni con dirigente della Sordini e genitori per il veto troppo forte di smembrare la scuola per due anni come da tempi di realizzazione dei lavori.

Abbiamo trascorso buona parte dell’estate cercando alternative, ve lo può confermare la dirigente Galassi, abbiamo visto l’alberghiero, altre scuole, nonostante la contrazione di studenti, non abbiamo spazi per 9 classi. Dopo l’estate abbiamo pensato di utilizzare i moduli da posizionare in varie parti della città però non ci sono aree disponibili. Ogni situazione aveva dei contro iù elevati dei pro. Abbiamo pensato di mettere i moduli ma il tempo che intercorre dall’autunno all’allestimento richiede un tempo di passaggio. Il Comune è disponibile a spendere una certa cifra per i moduli. Questo tempo lo possiamo sfangare utilizzando le due scuole di periferia oppure scegliete voi il modo”. E qui lo scaricabarile ai dirigenti: “questo del pomeriggio, una o due volte alla settimana, presenti il corpo docente è stato deciso dai dirigenti scolastici. La scelta del pomeriggio non è stata nostra, l’abbiamo condivisa ma… Questo del pomeriggio esula dalle nostre competenze, non sta a me decidere se è fattibile non fattibile ma solo agli esperti che hanno elaborato l’orario. Ritorniamo sui nostri passi, offriremo gli spazi dopodiché saranno i dirigenti a decidere chi vorrà andare e chi no” conclude la Renzi.

Sulla stessa linea la collega al bilancio Manuela Albertella che difende senza remore l’operato della Giunta

A prendere la parola è l’opposizione con il capogruppo Gianmarco Profili (Alleanza Civica): “Il 20 febbraio abbiamo fatto un post io e la collega Dottarelli annunciando il finanziamento per la Sordini, è su Facebook, la graduatoria definitiva fatta dal Miur è di maggio, se l’opzione è quella dei moduli non è pensabile che si debba fare tutto – perché al momento non c’è alcuna delibera né copertura finanziaria – a ottobre inoltrato” ha replicato “ma non è possibile scaricare su dirigenti scolastici e genitori quando l’amministrazione non è stata capace di programmare, perché si sapeva. Come sapeva il Comune di Bevagna che ha dato il mandato a marzo per la scuola di Cantalupo. Questo è un ritardo gravissimo. Il problema dei problemi è stato quello di rinunciare al polo scolastico: i ragazzi della Dante già da due anni avrebbero avuto la loro scuola”. Un attacco alla ex giunta De Augustinis la cui decisione venne sostenuta dalla segreteria del Pd. “Siamo realisti, voi non avrete i moduli pronti se non per la fine dell’anno scolastico” ha concluso Profili.

Catanossi (Spoleto 2030) torna sul tema sanitario con la rivendicazione della sede del distretto a Spoleto. Sul tema scuola “non entro nello specifico, ma i consiglieri di opposizione non stanno a scaldare le sedie! Abbiamo sollecitato più volte la Giunta, io ho fatto un video su questo un mese fa. L’unica volta che si è parlato di scuole è stato per la variante al Liceo scientifico. Non siamo a conoscenza di questi dettagli dati ieri ai cittadini e oggi al consiglio. Il sindaco con atteggiamento da demiurgo tra 1 settimana risolverà la situazione? Bene se arriverà con la soluzione, auspicata, si aprirà però un problema politico dentro la giunta e bisognerà trarne le conseguenze. Le vostre ventilate programmazione e partecipazioni sono un buco nell’acqua e quello che è andato in scena alla Pianciani è un brutto capitolo”.

Paolo Piccioni (Insieme per Spoleto) denuncia la pubblicità social-istituzionale fatta dall’assessore (Angelini Paroli, n.d.r.) ad una azienda spoletina e lo stato di isolamento del Comune a livello territoriale, provinciale e regionale tra cui “mi giunge notizia che stiamo per perdere il presidio spoletino della Polizia Provinciale, le notizie dal Tribunale non confortano, sulla sanità non sappiamo più niente, del regalo che la destra vuole fare alla città per la creazione di un centro per rifugiati. Né vengono convocati consigli comunali sulle tematiche”.

Paolo Imbriani (Lega) ritorna sul disagio delle famiglie per gli orari pomeridiani ipotizzati per la Pianciani, senza pensare anche a quello delle società sportive che di pomeriggio allenano gli stessi giovani. “Come fate a condividere una cosa se non sapete neanche programmarla? Ieri il sindaco si è preso una settimana che non è sato capace di risolvere in mesi e mesi. Spero che lo faccia anche per il tema del lavoro e dello sviluppo della città”. Ma l’affondo di Imbriani è sulle risorse finanziarie: “poche settimane fa avete approvato di dismettere finanziamenti per 6 milioni che avevamo al tasso fisso dell’1,45% quando oggi il tasso della Bce è 4,50% è una follia, ma siete stati voi ad approvarlo. Oggi avremmo avuto oltre 6 milioni da investire che non abbiamo perché avete dismesso 6,2 milioni di mutui al tasso fisso all’1.45%. Una follia!”.

A stemperare un po’ gli animi e catturare qualche sorriso il sempreverde Enzo Alleori (Civici X) che chiede l’urgenza della discussione della invasione del calabrone asiatico o vespa vellutina (velutina, n.d.r.) che danneggia la nostra agricoltura. Poi si slancia in un ringraziamento al sindaco per aver “riportato dopo 16 anni una tappa del Giro di Italia, poi le polemiche le butto dietro le spalle. Riguardo le scuole una piccolezza, il problema c’è ma ricordatevi voi della minoranza, otto anni li abbiamo persi, fate un esame di coscienza anche voi, fate una vostra mia culpa”.

La parola a Alessandra Dottarelli che oltre a segnalare come certe strisce pedonali sembrano realizzate “con l’inchiostro simpatico, visto che sono già sparite in via Conti. Sono contenta che il sindaco ha conquistato la tappa del Giro, ma non è così, perché mi risulta che ci ha lavorato l’assessore Agabiti. Le chiedo sindaco se è vero?”.

Sisti si intromette e sfida la Dottarelli “lei creda quello che vuole” quasi a smentire che sia stata la Regione ad occuparsi della manifestazione in rosa per la città del festival. Non fosse che sul tema neanche una parola è stata detta dal vice sindaco e assessore allo sport Stefano Lisci.

Quanto alle scuole, il problema è la programmazione, dal Piano scuola “2020-2050’ ci avete detto a febbraio che era quasi pronto, dite che avete fatto sopralluoghi alla De Carolis, allo Spagna ma queste sono cose che a casa mia si fanno in una settimana. Della scuola Toscano poi non si sa nulla, ricordo che i lavori dovevano partire a gennaio scorso. Poi non dite che la responsabilità è dei presidi! Dopo 7 anni dal terremoto ci troviamo ancora così” ha chiuso la consigliera di AC.

Cretoni (FdI) e Bececco (FI) sottolineano come sia grave il comportamento del sindaco che il giorno prima ha delegittimato “le assessore Renzi e Albertella”. E’ a questo punto – ma le telecamere non lo inquadrano – che il sindaco, entrato in aula con un’ora di ritardo, dopo neanche 5’ convoca la giunta.

Dai banchi della presidenza vanno via tutti gli assessori, tranne Lisci, il segretario generale (che lascia il posto alla dirigente Bugiantelli) e il presidente del Consiglio comunale Trippetti (che si fa sostituire dalla vice Maura Coltorti). Una convocazione che costerà cara a Sisti. Perchè dall’inizio della seduta sono assenti anche i consiglieri Sorcini (PD) e Bonanni (M5S), ma la maggioranza non ci fa neanche caso che il numero legale è venuto meno.

Gli interventi vanno avanti. Il consigliere Fede chiede l’apertura della strada della Somma vecchia, il collega Lucentini ringrazia la Renzi per “Si da la colpa alla nostra amministrazione ma abbiamo cercato di non spendere altri 500mila euro per i moduli abitativi proponendo soluzioni non accolte dai genitori. Credo che la cosa stia andando nella direzione giusta. Tempi lunghi? Forse si, ma se si riusciva a evitare di spendere 500mila euro sarebbe stata una cosa buona”.

Cintioli (Insieme per Spoleto) propone una sospensione del Consiglio perché “il tavolo di Presidenza e Giunta è vuoto, è inutile e mortificante andare avanti. Tutte e comunicazioni che mi hanno anticipato sono importanti per la vita dei cittadini ma voi continuate a fare come volete, perché non siete in grado di rispondere alle crisi e ai problemi. Le scuole sembra quasi una emergenza di ieri. L’altro ieri è stato licenziato a Perugia in Regione il piano dei rifiuti e in questo consiglio non se ne è parlato almeno per capire cosa c’è dentro e come funziona. Tra un mese il sindaco ci dice che porterà il Preventivo 2024 mentre l’ASe ha il contratto scaduto e i cui servizi bisognava discutere prima. Sulla sanità solo pochi giorni fa si sono licenziati altri medici del nostro ospedale; il personale è sotto pressione, tutte le promesse fatte non sono state realizzate. Poi il Prg: in questo momento se un cittadino chiede un certificato di destinazione urbanistica gli dicono che la terra è edificabile; ma se il tecnico presenta il progetto gli chiedono la doppia conformità e non può costruire perché non in linea con il Prg del ’98. E ancora il Festival, dove il sindaco aveva promesso per settembre il nuovo Statuto”.

Arriva la voce del Partito democratico dal capogruppo Cesaretti che, smentendo in parte le assessore, non lascia scampo alla soluzione per la Pianciani: “Tra una settimana si troverà una quadra, non ci saranno doppi turni, non ci saranno alunni che di pomeriggio andranno a scuola, ci sarà il modello Beroide. Servizi scolastici dalla scuola a Morgnano e San Venanzo, dopodiche i dirigenti decideranno chi andrà e dove

Sono passati ben 28’ minuti da quando il sindaco Sisti ha abbandonato l’aula ed è a questo punto che Grifoni chiede la verifica dei presenti. Alla Bugiantelli fare la conta. La scenetta che ne segue è quasi una comica tanto da essere stata elaborata in un sarcastico video che sta facendo il giro dei social

 “Sono 12” dice la vice segretaria. La Coltorti (Ora Spoleto) non sa cosa fare. “La sospendiamo” consiglia la dirigente. “Sono 12 la…” sta per confermare la Coltorti quando Grifoni ricorda, a chi indubbiamente non sa, che la norma prevede la chiusura dei lavori. “Va beh, chiuso il consiglio” commenta la vice presidente.

Finita? Neanche per sogno. Perché la vice presidente non ha detto la formula giuridica che chiude i lavori dell’assise. Lo si capisce perché la diretta streaming continua. Lo sanno anche i tecnici. Solo dopo altri 18’ ecco riapparire, nell’aula ormai deserta, la Coltorti che, preso il microfono, fa la comunicazione “Dichiaro chiuso il Consiglio comunale”. Amen.

Opposizione: “si torni al voto”

A stretto giro di posta arriva la dura presa di posizione della minoranza che, per la prima volta dall’insediamento della giunta, bolla il fallimento dell’amministrazione e invoca nuove elezioni. Leggiamo: “Ennesima mancanza di rispetto da parte del Sindaco Sisti; nonostante i numerosi argomenti da trattare, tra i quali lo scottante problema delle scuole, oltre alle importanti pratiche tecniche inserite all’ordine del giorno, il sindaco, uscendo dall’aula, ha determinato il venir meno del numero legale per la prosecuzione dei lavori consiliari. Oltre ad essere arrivato con un’ora di ritardo, durante la seduta ha addirittura convocato una giunta coinvolgendo la gran parte degli assessori, mortificando, ancora una volta, il ruolo del Consiglio, ovvero di tutta la città di Spoleto. Del resto, come può avere considerazione dei consiglieri un Primo cittadino che non rispetta neanche i suoi assessori e il loro operato? Già ieri durante l’incontro sulla ‘problematica scuole’ alla Pianciani, Sisti aveva delegittimato gli assessori Renzi e Albertella mandandoli prima in pasto alle giuste rimostranze dei genitori, proponendosi poi come grande risolutore della vicenda come se lui ne fosse stato all’oscuro. Stesso atteggiamento dimostrato dal Capogruppo del PD, Federico Cesaretti, che oggi in Consiglio ha esplicitamente evidenziato l’infondatezza della proposta fatta dall’assessore Renzi. Una maggioranza pronta a rinnegare le proprie scelte quando queste non sono accolte positivamente dalla cittadinanza, addossando le responsabilità sul capro espiatorio di turno. La mancanza del numero legale è forse dovuta a dissidi interni non più gestibili? In ogni caso un atteggiamento non più tollerabile che denota la supponenza del Primo cittadino che continua a dimostrarsi uomo sempre più solo al comando, trovandosi a gestire tutto in emergenza creando così problemi alla città che, invece, avrebbe bisogno di un’attenta programmazione. Siamo convinti che non sia più sufficiente neanche un rimpasto di giunta e che l’unica soluzione possibile sia andare subito al voto, ridando parola ai cittadini. F.to i consiglieri comunali Maria Elena Bececco, Diego Catanossi, Giancarlo Cintioli, Alessandro Cretoni, Alessandra Dottarelli, Sergio Grifoni, Paolo Imbriani, Paolo Piccioni e Gianmarco Profili”.

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Aggiornato alle 12.30 del 21 ottobre 2023

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