La Polizia di Stato ricorda l’Assistente della Polizia di Stato Luca Benincasa in occasione del XXIII anniversario della sua morte in tre toccanti momenti.
La commemorazione ha avuto inizio presso il raccordo Perugia – Bettolle dove, esattamente ventitré anni fa, mentre si trovava in servizio, venne colpito da alcuni colpi d’arma da fuoco esplosi da uomini in fuga dopo una rapina in banca.
Dopo la deposizione di un omaggio floreale e la benedizione da parte frate Giuseppe Carta nel monumento in memoria della Medaglia d’Oro al Valor Civile situato lungo il raccordo Perugia – Bettolle, la cerimonia si è spostata presso la chiesa di Santa Maria Assunta a Collestrada (PG) dove è stata celebrata una Messa in suffragio.
Presenti alla cerimonia la famiglia Benincasa, il Questore della provincia di Perugia, Dario Sallustio, il Vicesindaco di Perugia, Marco Pierini, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale Lazio – Umbria, Teseo De Sanctis, il Viceprefetto, Marco Migliosi; il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Sergio Molinari, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Carlo Tomassini e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
La cerimonia si è poi spostata presso il cimitero di Collestrada dove è stato deposto un omaggio floreale sulla tomba ove è sepolto Luca Benincasa.
A testimonianza di quanto il valore della memoria sia importante per le nuove generazioni la cerimonia ha visto la presenza anche di una rappresentanza di Allievi Vice Ispettori dell’Istituto per Sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’Agente della Polizia di Stato, Francesco Benincasa, figlio della Medaglia d’oro, cha da giugno del 2020 presta servizio alla Questura di Perugia.
L’Assistente Benincasa era impegnato nel controllo del traffico sulla tangenziale perugina quando, alla vista di un taxi che percorreva la strada a velocità elevata, aveva deciso insieme al collega di fermare la vettura. Quando però i poliziotti affiancarono l’auto, da questa partirono circa dieci colpi d’arma da fuoco che colpirono gli agenti.
L’autista del taxi, incalzato dalle indagini della Squadra Mobile di Perugia e Roma, si costituì pochi giorni dopo. I complici vennero arrestati nei giorni successivi. L’Assistente Luca Benincasa lasciò la moglie e un figlio di appena due anni.