Si avvicina la Festa di San Carlo Borromeo e nella città di Foligno anche l’incontro tra quanti vivono o hanno vissuto l’esperienza educativa nell’Istituto San Carlo.
La Festa del patrono dell’Istituto con sede in via Aurelio Saffi verrà celebrata la domenica successiva al 4 Novembre, giorno della memoria liturgica di San Carlo, e cioè domenica 7 Novembre.
L’incontro chiede il coinvolgimento di tutti i “sancarlisti”: dei giovani che fanno parte dei gruppi giovanili e delle associazioni presenti nell’Istituto (il Gruppo Foligno I dell’AGESCI, il Circolo Cinematografico “Ordet”, il gruppo teatrale Corale, il gruppo Altra Danza) come degli adulti che lì hanno vissuto momenti importanti della loro giovinezza e non smettono di essere “sancarlisti”. Fanno riferimento all’Istituto, anche se non hanno la sede nella struttura, l’Associazione Città Viva e il settore giovani dell'Azione Cattolica. Nell’Istituto hanno inoltre la loro sede il Servizio diocesano per la pastorale giovanile, l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, l’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, la Gazzetta di Foligno e Radio Gente Umbra.
La Festa sarà l’occasione per fare il bilancio del mandato che il Vescovo ha affidato lo scorso anno: fare dell’Istituto il “quartier generale della pastorale giovanile”. L’Istituto, fin dalla sua nascita nel 1888, è stato infatti una risposta della Chiesa di Foligno alle domande di formazione e crescita umana e di fede dei giovani.
Una prima risposta che l’Istituto, attraverso il gruppo teatrale Corale, intende dare al mandato del Vescovo (sempre oltre alla vita delle singole realtà presenti nell’Istituto) è costituito dal lavoro che verrà visionato il giorno della festa dell’Istituto, frutto della collaborazione tra questa realtà ed altri gruppi ecclesiali e non (come, ad esempio, la Schola Cantorum Santa Cecilia). Il filmato, un reportage sul sacerdote Don Andrea Santoro, ucciso in Turchia nel Febbraio del 2006, vuole essere un esempio di approccio al “Progetto culturale Giovani” promosso dalla Chiesa Italiana, poiché è attraverso la dimensione della cultura che ogni attività pastorale proposta ai giovani diventa stile di vita, un progetto che deve essere missionario, cioè capace di sviluppare azioni che incidano sulla società, e comunitario, ovvero portato avanti secondo una logica ecclesiale cioè comunitaria attraverso una collaborazione organica e continuativa fra tutti i soggetti interessati.
La Festa sarà anche l’occasione per scoprire due lapidi. Prima dei lavori di ristrutturazione dell’Istituto, realizzati dopo il terremoto del 1997, sui muri del cortile c’erano quattro lapidi. La più antica è del 1889 ed è in memoria del marchese Orazio Barnabò canonico della Cattedrale, per la sua opera di beneficienza in favore della gioventù cattolica. C’è poi quella del 1919 in memoria dei giovani morti per la fede e per la patria. Infine c’erano due piccole lapidi in ricordo di Ulisse Innocenzi, sancarlista che difese la libertà religiosa fino al sacrificio di sé, e l’altra in memoria delle vittime della violenza politica. Le ultime due sono state rifatte e ampliate. La prima lapide, oltre che ad Ulisse Innocenzi, è dedicata anche a Don Alessandro Paglia, fondatore dell’Istituto San Carlo. La seconda è dedicata ad Antero Cantarelli, sancarlista e comandante partigiano e alla lotta per la libertà durante il regime fascista. Queste due lapidi sono state donate all’Istituto San Carlo da Massimo Acciarini: il padre Galliano è stato partigiano insieme ad Antero Cantarelli.
Il programma della festa è il seguente:
Ore 9.30 celebrazione dell’Eucaristia
Ore 10.30 cerimonia di scoprimento delle lapidi
Ore 11.00 proiezione del dvd su Don Andrea Santoro del gruppo teatrale Corale
Ore 11.30 asemblea
