Ciò che si paventava da più parti e da molti giorni ormai, è davvero accaduto. Alla quarta tappa del suo percorso, la fiaccola olimpica ha acceso la rabbia di chi solidarizza con i monaci tibetani, impegnati dal 10 marzo scorso in una campagna contro la dominazione cinese della regione. I primi due manifestanti ad essere arrestati sono stati Martin Wyness e Ashley Darby, che avevano scritto “estintori di propaganda” su due estintori e con essi si sono gettati sul tedoforo Chris Parker, mentre questi la stava passando al tedoforo successivo. Sono stati immediatamente bloccati dalla polizia. I due avevano già diffuso una dichiarazione, nella quale dicono di non avercela «contro il popolo cinese, ma contro il brutale regime che li governa, con il suo orribile trattamento dei diritti umani. La Cina non ha diritto di far passare la fiaccola da Londra». Un altro arresto, avvenuto poco distante, è stato mostrato dalle tv: un dimostrante che tentava di strappare la torcia a una presentatrice della Bbc, Konnie Huq. Alla fine, le persone fermate dalla polizia sono state almeno 35. A un certo punto, addirittura, la protesta di un centinaio di attivisti ha consigliato a polizia e organizzatori di ricorrere a un 'passaggio in autobus' per far arrivare la staffetta davanti alla Cattedrale di St.Paul: il tedoforo circondato e la fiamma sono stati tolti dalla strada e fatti salire a bordo di uno dei mezzi al seguito.I disordini hanno spinto l'ambasciatore cinese a Londra a portare la fiaccola su un tratto diverso da quello preventivato. Londra è la quarta tappa dopo Almaty, Istanbul e San Pietroburgo del tour mondiale che la fiamma olimpica aveva intrapreso il primo aprile da Pechino, che sarà sede del super-evento sportivo di agosto. La prossima tappa sarà Parigi dove già sono pronti 3mila agenti.
( fonte corriere.it)