“La promozione in serie C2 del Città di Castello nella stagione 1978-1979 è un ricordo molto bello, di cui è giusto far tesoro, con l’auspicio che possa essere d’esempio per il futuro del calcio tifernate, che deve tornare ai livelli consoni alla propria gloriosa tradizione e a quel legame con la città che ha regalato ai tifosi un’atmosfera davvero unica di entusiasmo e passione attorno ai colori biancorossi”.
E’ quanto hanno sottolineato il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sport Massimo Massetti nel presentare stamattina (mercoledì 29 maggio), in conferenza stampa, l’evento “40 anni…ricordo di un trionfo”, con cui sabato 1 giugno verrà celebrata la vittoria del campionato di calcio di serie D e la conquista della promozione in serie C2 dell’A.C. Città di Castello nella stagione sportiva 1978/1979.
A partire dalle ore 11.30 la Sala del Consiglio farà da cornice ad una rievocazione alla quale sono stati invitati giocatori, dirigenti, componenti dello staff tecnico, magazzinieri, custodi e tutti i personaggi protagonisti e testimoni dell’impresa calcistica. Ci saranno anche gli amministratori che all’epoca celebrarono la vittoria del campionato, l’allora sindaco Venanzio Nocchi e l’assessore allo Sport Antonello Ciliberti, e Gabrio Renzacci, figlio di Azelio Renzacci che fu alla guida della società in quel periodo come presidente.
Durant l’incontro mattutino con i giornalisti, caratterizzato da aneddoti e ricordi, sono stati l’allora direttore sportivo Fiorenzo Luchetti e le bandiere biancorosse Giuliano Mambrini, Sandro Tosti e Dante Selvi a dare il senso dell’iniziativa. “Insieme ad alcuni dei protagonisti della promozione in C2 abbiamo voluto riportare in evidenza un periodo bellissimo della storia del calcio a Città di Castello, perché gli artefici di quell’impresa che abbiamo invitato a questa rimpatriata possano essere ricordati come meritano e ci sia la possibilità per la comunità tifernate di rivivere attraverso le loro testimonianze un’avventura indimenticabile, che anche noi ci auguriamo possa ripetersi presto”, ha sottolineato Luchetti, che ha ringraziato sindaco e assessore per aver condiviso l’idea.
“Con questa giornata finalmente la nostra comunità tornerà a tingersi di biancorosso, nel ricordo di personaggi che hanno fatto la storia del calcio cittadino, di una maglia importante e gloriosa e di un nome, come quello del Città di Castello, che deve tornare a identificare un’unica squadra”, ha detto il capitano dell’epoca Mambrini, insieme a Tosti, con cui condivise la fascia, che ha ricordato “lo straordinario senso di appartenenza ai colori biancorossi e alla città con cui tutti noi abbiamo vissuto quel periodo”. A ricordare l’emozione dei festeggiamenti che coinvolsero la squadra nel giorno della vittoria del campionato è stato Selvi: “Percorremmo in autobus tutto Corso Vittorio Emanuele circondati da una marea di tifosi entusiasti – ha detto – qualcosa di incredibile che ancora oggi vivo con una sensazione bellissima”.