Trasmettere la spiritualità di fratel Carlo Carretto alle giovani generazioni, per fargli scoprire il senso di una vita vissuta nella sobrietà.
Questo il messaggio che si vuole trasmettere in occasione degli eventi organizzati per il ventennale della morte di questo uomo di fede così carismatico, che seppe esprimere le proprie opinioni a livello politico, sociale e ecclesiale nella piena autonomia personale ed evangelica.
Ieri mattina nella Sala dell'Editto del palazzo comunale di Spello è stato presentato il programma della manifestazione che si svolgerà in due momenti: un primo ciclo di iniziative ci sarà il 20 settembre a Spello con l'evento intitolato “Una nuova sobrietà per abitare la terra” organizzato in coincidenza con la “Giornata regionale per la salvaguardia del Creato” che vedrà il coinvolgimento degli studenti di Spello e si concluderà tra i luoghi immersi negli uliveti che egli amava.
Il secondo ciclo sarà nei giorni 10, 11 e 12 ottobre, dove si celebrerà “La memoria” e le “Le testimonianze per l'oggi” con autorevoli interventi che ripercorreranno il suo pensiero, l'esperienza tra le genti del deserto e il suo impegno nell'Azione Cattolica. Nel corso di questi appuntamenti sarà anche presentato il progetto di formazione dell'Azione Cattolica a cui sarà concesso l'Eremo di San Girolamo per trasformarlo in un laboratorio spirituale.
Gli eventi si concluderanno con una Santa Messa in onore di Fratel Carlo nel Duomo di San Feliciano di Foligno.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il sindaco di Spello Sandro Vitali e l'assessore alla cultura Letizia Lillocci che hanno ricordato la cultura del dialogo, gli scritti e l'esempio di preghiera di fratel Carlo, vissuta nell'umiltà del lavoro quotidiano che ancora oggi rappresentano una nuova spiritualità. Presenti anche Monsignor Vincenzo Paglia vescovo di Terni, Narni e Amelia, monsignor Arduino Bertoldo vescovo di Foligno, Gian Carlo Sibilia priore della Comunità Piccolo fratelli Jesus Caritas e Paolo Trionfini, direttore dell'Istituto Paolo Vi per la Storia dell'Azione Cattolica e del Movimento cattolico in Italia.
“La memoria di Fratel Carlo ci ha costretti a celebrare la “Giornata regionale per la salvaguardia del Creato” proprio qui a Spello – ha spiegato Monsignor Vincenzo Paglia – non poteva essere luogo più significativo, perché al di là delle parole Carlo è un profeta per abitare la terra in un modo nuovo. In questa giornata, a cui partecipano tutte le Diocesi dell'Umbria, ricordiamo la sua scomparsa avvenuta il 4 ottobre del 1988. Il tema del consumismo è vastissimo, perché consuma la vita, la distorce in una cosa inutile e distrugge il Creato. C'è quindi bisogno di un impegno da parte di tutti per far sì che non siano parole vuote: c'è bisogno di una nuova spiritualità, come è uscita dalle mani del Creato, quella stessa di fratel Carlo che ha vissuto, anche combattendo”. E proprio da Spello è nata questa onda spirituale, come ha ricordato Gian Carlo Sibilia: ” Carlo diceva sempre che il caso non esiste. Quando decise di fondare la comunità ci vennero offerti molti conventi in Umbria, qualcuno era molto bello, altri troppo distanti o troppo grandi o piccoli. Poi la scelta ricadde su Spello, che lui stesso definì stupenda, e che nessun paese lo aveva reso così felice, ma che lo fece anche soffrire tanto. Carlo, che “si sentiva tutte le vocazioni addosso”, scelse dunque Spello sul piano della Provvidenza”. E sull'importanza e la non casualità di questi luoghi dove è nata la Comunità dei Piccolo fratelli è intervenuto anche monsignor Arduino Bertoldo: “Carlo da Spello ha ricevuto molto dandogli il nome di “Colline della speranza”. E' stato un luogo importante per la sua spiritualità, che ha influenzato profondamente il suo animo, che lo ha potuto riscoprire dalla semplicità del cuore degli spellani. Questa città è stata per lui come una faro di luce, una intuizione straordinaria. Forse l'evento del 20 settembre potrebbe essere l'occasione per penetrare nel pensiero di Carlo Carretto, soprattutto trasmettendolo alle nuove generazioni”.
Una spiritualità che non è stata mai abbandonata negli anni dall'Azione Cattolica, di cui Carlo fu presidente della Gioventù Italiana, che ha sempre sostenuto il suo messaggio. “L'Azione Cattolica ha aderito convintamente e gioiosamente a questa iniziativa – ha detto Paolo Trionfini – non si tratta di un momento che rischia di essere solo rituale, ma utile per riconsegnare la spiritualità di Carretto nella sua forza spirituale. La nostra compartecipazione nel programma delle iniziative è un segno forte e efficace della ricchezza di Carretto: aver messo insieme diverse realtà è segno della sua portata universale. Sarà questa anche l'occasione per definire la concessione dell'Eremo di San Girolamo, che diventerà il polmone spirituale dell'Azione Cattolica, un laboratorio spirituale e di formazione permanente”.
Al temine della conferenza stampa il presidente della Pro Loco Umberto Natale ha donato a Monsignor Vincenzo Paglia un prezioso piatto del Pintoricchio.
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