Maori, legale di Sollecito: "L'ivoriano deve essere espulso" | La replica del suo avvocato: ha un regolare permesso | Mignini: Amanda a modo suo voleva aiutare le indagini
A 15 anni dall’omicidio di Meredith Kercher, alcune trasmissioni televisive, pur senza aiutare a far luce sul giallo della morte della studentessa inglese, hanno riacceso i riflettori sui protagonisti della vicenda.
L’ex pm Giuliano Mignini è stato intervistato sia per Atlantide, de La7, sia per Crimini e criminologia di Cusano Italia TV. In questa occasione, in particolare, ha anche parlato in una luce nuova di Amanda, della quale nel processo è stato il grande accusatore. Sostenendo che l’americana, “a suo modo”, voleva aiutare le indagini, riferendosi alle dichiarazioni controverse rese nei vari interrogati dopo l’omicidio della coinquilina.
Alla trasmissione era presente anche uno dei difensori di Raffaele Sollecito, Luca Maori, il quale ha detto che Rudy Guede, l’ivoriano che scontato la condanna a 16 anni per omicidio volontario in concorso, “deve essere espulso dall’Italia”, perché cittadino ivoriano che a seguito della condanna non può ottenere il permesso di soggiorno.
Parole a cui il legale di Guede, Fabrizio Ballarani, ha replicato affermando che Rudy è in possesso di permesso di soggiorno e quindi la sua posizione in Italia è regolare.
Rudy, anche nella trasmissione di Purgatori, ha ribadito la sua innocenza, confermando di essere entrato con Meredith nella casa di via della Pergola quella notte, ma di essere in bagno al momento in cui la studentessa inglese è stata assassinata.