Umbri alle urne, in 60 Comuni anche per i sindaci: le sfide e la guida al voto

Umbri alle urne, in 60 Comuni anche per i sindaci: le sfide e la guida al voto

Massimo Sbardella

Umbri alle urne, in 60 Comuni anche per i sindaci: le sfide e la guida al voto

Sab, 08/06/2024 - 10:38

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Seggi aperti dalle 15 di sabato fino alle 23 e domenica dalle 7 alle 23: subito lo spoglio per le europee, lunedì le comunali

Si aprono alle 15 anche i seggi umbri (706.477 gli iscritti nelle liste elettorali) per il rinnovo del Parlamento Europeo. In 60 dei 92 Comuni della regione 405.384 elettori sono attesi anche per scegliere il sindaco e il nuovo Consiglio comunale.

La sfida più attesa è quella di Perugia e non solo perché si tratta del capoluogo regionale. Sino alla chiusura della campagna elettorale c’è stato grande entusiasmo intorno alla candidata del centrosinistra, il cosiddetto campo largo, Vittoria Ferdinandi, che proverà a riconquistare il Comune “preso” dieci anni fa da Andrea Romizi. Il centrodestra per la conferma a Palazzo dei Priori ha scelto l’assessore all’Urbanistica uscente, Margherita Scoccia, nel segno anche della continuità con l’azione amministrativa di questi anni.

Tra le due candidate si profila un probabile testa a testa, con la speranza di uno scatto che possa portare a superare la soglia del 50% che eviterebbe il ballottaggio. Cosa che dipenderà anche dal risultato degli altri candidati a sindaco: Massimo Monni (Perugia Merita), il comunista Leonardo Caponi e Davide Baiocco (“Forza Perugia” e “Alternativa Riformista-Italexit”).

Si vota anche nella terza città dell’Umbria pe dimensione, Foligno. Il candidato del centrosinistra Mauro Masciotti cercherà di sbarrare la strada verso la riconferma al sindaco uscente Stefano Zuccarini, della Lega, appoggiato da tutto il centrodestra. Gli altri candidati a sindaco sono il bandecchiano Enrico Presilla e Moreno Finamonti (“La Voce di Foligno”).

Anche a Marsciano chiede la riconferma il sindaco leghista Francesca Mele appoggiata da tutto il centrodestra. Gli sfidanti sono Michele Moretti (della coalizione progressista) e il civico Sabatino Ranieri.

A Torgiano chiede la riconferma Eridano Liberti (centrodestra), davanti allo sfidante Pierluigi De Rosa (centrosinistra).

Corrono in sei per la fascia di sindaco a Gubbio. Tre espressione principalmente dei partiti tradizionali: Alessia Tasso per il centrosinistra, Vittorio Fiorucci sostenuto dal centrodestra, Francesco Della Porta (Pci e “Per i Beni Comuni”). Altri tre più marcatamente civici: Gabriele Tognoloni (“Tognoloni Sindaco”” con 17 candidati consiglieri, “), (“Gubbio Città Futura”, “Sinistra Possibile” e Gubbio Partecipa”), Rocco Girlanda (“Gubbio Viva”, “Baldinelli”, “Rinascimento Eugubino” e “Gubbio Democratica – Girlanda Sindaco”). Al voto anche Costacciaro, Scheggia e Pascelupo e Sigillo.

Nella vicina Gualdo Tadino il sindaco del centrosinistra Massimiliano Presciutti è a caccia del tris. Provano a sbarrargli la strada Simona Vitali (la candidata del centrodestra che ha vinto le primarie di coalizione) e il civico Fabio Pasquarelli.

Elezioni anche a Norcia, dopo il recente passato travagliato. Quattro i candidati: l’ex primo cittadino Nicola Alemanno assolto in appello dalle accuse che avevano portato alla sua sospensione, il suo vice Giuliano Boccanera, Francesco Filippi e Cristina Sensi.

Elezioni ad alta tensione anche a Bastia Umbra, dove il sindaco uscente Paola Lungarotti (centrodestra ha chiuso il suo mandato senza più la maggioranza in Consiglio). A tentare di impedirle il bis la civica di centrodestra Catia Degli Esposti, il candidato del centrosinistra Erigo Pecci e Matteo Santoni (Alternativa Popolare).

Nel comprensorio del Trasimeno si sceglie il sindaco a Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Piegaro, Tuoro.

In provincia di Terni si vota per le amministrative in 21 comuni. Occhi puntati sulla città più grande, la seconda della provincia, Orvieto, dove la sindaca uscente del centrodestra Roberta Tardani viene sfidata dal candidato del centrosinistra Stefano Biagioli, e dai due civici Giordano Conticelli e Roberta Palazzetti.

Nell’Orvietano andranno al voto anche Montegabbione (Sebastiano Caravaggi “Ripartiamo Persone e Territorio”, Fabio Roncella “Futuro Comune per Montegabbione” e Francesca Muccifora “Montegabbione Insieme”); Monteleone d’Orvieto (Paolo Garofani “Monteleone Attiva”); Ficulle (Gian Luigi Maravalle “Cambiamenti); Allerona (Luca Cupello “Allerona Bene Comune” e Danilo Bellezza “Insieme per Allerona”); Baschi (Damiano Bernardini “Insieme Domani” e Giancarlo Racanicchi “Futuro Comune: Territorio e Generazioni Unite”); Castel Viscardo (Bruno Cimicchi “Cambiare si Può” e Daniele Longaroni “Cammino Comune); Fabro (Giuliano Giuliacci “Fabro al Centro” e Simone Barbanera “Impegno Comune”); Porano: (Carmela Pamela Palmieri “Uniti per Porano” e Marco Conticelli “Porano Conta”); San Venanzo: (Marsilio Martinelli “San Venanzo Bene Comune” e Stefano Valentini di “San Venanzo Viva”).

Undici i centri al voto nel Ternano-Amerino : San Gemini (Leonardo Grimani “San Gemini Cambia”, Luciano Clementella “Cambiamo San Gemini” e Giuseppe Bracco “Unità e Responsabilità per San Gemini”); Polino (Saverio Matteucci “Alternativa Popolare Bandecchi per Matteucci”, Remigio Venanzi “Progetto Polino” e Gianluca Matteucci “Noi per Polino”); Lugnano in Teverina (Alessandro Dimiziano “Uniti per Lugnano”); Acquasparta (Claudio Ricci “Fare Comune” e Giovanni Montani “Siamo Con Giovanni Montani”); Alviano (Fabio Andreucci “Viviamo Alviano” e Giovanni Ciardo “Nuovi Orizzonti”); Guardea (Alfredo Di Sio “Insieme per Guardea” e Giampiero Lattanzi “Per Guardea Costruire il Futuro”); Montecchio (Antonella Ferretti “Passo dopo Passo per Rinascere Insieme” e Federico Gori “Montecchio Oltre”); Penna in Teverina (Stefano Poluzzi “Penna Domani” e Valerio Cecca “Con Voi Penna Rinasce”); Stroncone (Paolo Cianfoni “Insieme per Cambiare” e Giuseppe Malvetani “SìAmo Stroncone). Voto, tormentato, anche a Montefranco e Arrone.

Guida al voto

Seggi aperti dalle 15 di sabato 8 giugno alle 23 e domenica 9 giugno dalle78 alle 23. Ogni cittadino deve presentarsi nel seggio elettorale di riferimento come specificato sulla tessera elettorale. Munito della stessa tessera elettorale (chi l’avesse smarrita più richiederla negli uffici comunali aperti per tutta la durata delle operazioni di voto) e di un documento di riconoscimento valido.

Sulla scheda per le comunali sono presenti i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

Nei comuni sopra 15mila abitanti

L’elettore può votare:

  • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo simbolo: il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata: il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;
  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (il cosiddetto voto disgiunto);
  • indipendentemente dall’indicazione del candidato sindaco, l’elettore può esprimere non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta. Nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco chi ha raccolto il maggior numero di voti. Nel caso nessuno abbia raggiunto il 50% + 1 dei consensi, i due candidati con il maggior numero di voti vanno al ballottaggio tra due settimane.

Nei comuni sotto i 15mila abitanti

Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco.

Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista (non c’è, dunque, il voto disgiunto). I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Nei comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Nei comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Lo spoglio delle schede

Subito dopo la chiusura delle urne, domenica 9 giugno, avranno inizio le operazioni di scrutinio per il Parlamento Europeo.

Lo spoglio dei voti per le elezioni comunali avverrà a partire dalle ore 14 del giorno successivo, lunedì 10 giugno.

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