(Carlo Vantaggioli)- Al primo ascolto, lo ammettiamo, ci ha preso un irrefrenabile “moto di commozione”. Con gli occhi bagnati, abbiamo impiegato ben più di 27 riprese del videoclip per comprendere in che luogo eravamo all'improvviso atterrati. Poi con calma, dopo un cordialino, abbiamo analizzato quale poteva essere il messaggio subliminale affidato al “incredibile” Mosquito Tigre Remix, pubblicato da oggi su Youtube ad opera della AUSL 2 del perugino, che ne linka direttamente l'indirizzo sul sito ufficiale dell'Azienda.
Apparentemente lo scopo principale sarebbe quello di combattere con l'informazione lo stagionale problema delle zanzare, magari Tigre, che in questo periodo godono a partorire larve dove c'è anche una sola goccia di acqua stagnante. Iniziativa lodevole quella di informare, ma sopratutto educare alla prevenzione evitando di lasciare in giro per giardini e balconi piccole quantità di acqua putrescente (tipica quella dei sottovasi).
Il creativo però che ha studiato il messaggio è un genio calzato e vestito, che non ha esitato nell'individuare il target a cui andava indirizzata la comunicazione e sopratutto nell'escogitare il giusto mezzo, crudele quanto basta. Ecco allora inventarsi una spassosissima clip, che dire “nostrana” è davvero poco. Musica da balera, anziani che ballano felici, ed un clarinettista, novello Pifferaio di Hamelin che combatte l'insetto a colpi di sibemolle conducendolo verso la “sete”. Da non dormirci la notte.
E tanto perchè il committente è la AUSL2 del Perugino, il testo viene declamato in un dialetto che, se non ci ingannano le nostre conoscenze della zona, è delle parti di Ramazzano- Le Pulci, Casa del Diavolo, manco a farlo apposta.
Apoteosi della comunicazione. Torme di cittadini che clikkano senza sosta il video per imparare a tormentare la zanzaraccia lasciandola niente meno che…senz'acqua. Che detto così ha un senso di “torturatorio”, stile Abu Ghraib, che quasi quasi ti viene voglia di lasciare delle mini scorte solidali di H2O in qualche zona franca verso Collestrada. Uno sterminio che fa il paio con la famosa invenzione di qualche tempo fa, della castrazione chimica dei piccioni a Todi, che però lasciava intatta la capacità copulatoria dei volatili.
Ordunque, senza liquidi, l'insetto, giustamente “inc…to come un insetto”, tenta di aggredire alle vene il popolo “cattivone” del perugino, istruito dalla Ausl 2, mentre balla menefreghista il Mosquito Tigre Remix. Salvo poi accorgersi che quei balli li fanno solo i vecchietti e che di sangue li ce n'è poco e carissimo.
E' dunque la fine. Brutta la sete. Almeno pagassero i diritti sul remix…gli ingrati!