“Quella che il Governo ha varato è una azione necessaria, richiesta dall'Unione europea e, in Italia, più leggera che altrove, ma che certamente richiede dei sacrifici per ridurre il debito dello Stato”. Così la senatrice del PdL Ada Spadoni Urbani ha valutato la manovra finanziaria del Governo, spiegando un proprio emendamento all'art. 9, comma 23 relativo alla carriera di insegnanti e ATA.
“Per il personale della scuola – ha dichiarato la senatrice Urbani – è in vigore una struttura stipendiale suddivisa in sette posizioni economiche della durata media di circa sei anni, anziché due come negli altri comparti del pubblico impiego. La previsione di escludere gli anni 2010, 2011 e 2012 dal computo dell'anzianità utile per i passaggi stipendiali, comporterebbe l'impossibilità di raggiungere l'anzianità massima retributiva. Per questo ho proposto un correttivo che, pur lasciando inalterati per tre anni i risparmi previsti, rinvia, ma non annulla, la maturazione delle posizioni stipendiali per i lavoratori della scuola”.
La senatrice Urbani ha proposto anche altri emendamenti “per dare un segnale di equità maggiore alla manovra” – come ha tenuto a sottolineare – volti ad aumentare i prelievi sui benefit dei dirigenti delle società finanziarie e sui più alti redditi dei dipendenti statali.